Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Entrate tributarie: a gennaio-settembre 2015 - Ufficio Tributi

Entrate tributarie: a gennaio-settembre 2015

Con comunicato del 05/11/2015 il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che:

Nel periodo gennaio-settembre 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 301.137 milioni di euro, con un aumento del 3,4% (+9.862 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014. Ai fini di un confronto omogeneo, neutralizzando le entrate straordinarie del 2014(1) e tenendo conto degli elementi che hanno determinato l’andamento delle ritenute di lavoro dipendente, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +2,4% (+6.847 milioni di euro).

IMPOSTE DIRETTE

Registrano un gettito complessivamente pari a 163.998 milioni di euro, in aumento del 5,6% (+8.738 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014.

Le entrate IRPEF crescono del 6,5% (+7.698 milioni di euro), per effetto principalmente dall’andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+7.226 milioni di euro). Tale andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte che prevedono, da quest’anno, l’indicazione dell’Irpef al lordo delle compensazioni di imposta effettuate (2), sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi corrisposto che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione (1.644 milioni di euro), sia di un versamento di 777 milioni effettuato dall’Inps nel mese di settembre 2014 ma riferito al mese di ottobre dello stesso anno. Depurando da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto allo stesso periodo del 2014 mostra una crescita dell’Irpef del 2,2% (+2.098 milioni di euro).

In crescita anche l’IRES (+215 milioni di euro, pari a +1,3%) grazie ai maggiori versamenti in autoliquidazione dei mesi di luglio e agosto che confermano un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all’anno scorso. Il risultato è ancora più significativo se si tiene conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale IRES (+8,5 punti percentuali per i soggetti che esercitano attività assicurativa, enti creditizi e finanziari – DL 133/2013).

Tra le altre imposte dirette, aumenta del 64,9% (+813 milioni di euro) il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,7% (+532 milioni di euro) quello dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione. Il gettito di entrambe le imposte è sostenuto dagli incrementi delle aliquote di tassazione dei redditi di natura finanziaria, rispettivamente dal 20 al 26 per cento e dall’11,5 al 20 per cento, adottati per finanziare le misure di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha registrato una crescita di 1.556 milioni di euro (+22,5%) dovuta alla variazione di aliquota, dal 12,5 al 20 per cento prevista dal D.Lgs. n.44/2014, sulla tassazione dei proventi derivanti dalla partecipazione ad OICVM (Organismo di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) di diritto estero. L’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni presenta una crescita di 210 milioni di euro (+9,9%) per effetto dell’incremento nella raccolta premi nel 2014.

IMPOSTE INDIRETTE

Il gettito ammonta a 137.139 milioni di euro, in aumento dello 0,8% (+1.124 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014.

Prosegue la crescita delle entrate dell’IVA che aumentano di 2.707 milioni di euro (+3,5%) per effetto dell’andamento complessivamente positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment” (+4,5%, pari a +4.079 milioni), mentre continua ad essere in calo il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-3,4% pari a -338 milioni di euro).

Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) presentano un calo limitato a 9 milioni di euro (–0,1%). In flessione anche il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato minori entrate per 1.178 (–36,8%). Il meccanismo di versamento dell’imposta prevede rate di acconto mensili calcolate in base ai consumi dell’anno precedente e un saldo che viene versato l’anno successivo a quello di riferimento, entro fine marzo, in base ai consumi effettivi. Per effetto di tale meccanismo, la flessione del gettito registrata è stata determinata dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l’anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013.

ENTRATE DA GIOCHI

Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita dello 0,8% (+73 milioni di euro).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO

Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo è sostanzialmente stabile (+0,1%, +8 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio–settembre 2015, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.

 

[1] Nei primi nove mesi dell’anno in corso, la crescita delle entrate tributarie compensa ampiamente il venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (art. 1, comma 148, della Legge di stabilità 2014), pari a 1.791 milioni di euro, e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni (art. 1, comma 145 della Legge di stabilità 2014), pari a 322 milioni di euro, i cui versamenti erano stati previsti per il solo anno 2014.

[2] Il nuovo meccanismo obbliga i sostituti d’imposta a indicare, nel modello di versamento F24, il totale delle ritenute da versare e il totale delle compensazioni da operare a fronte dei rimborsi effettuati, mentre con la previgente normativa, veniva versato e indicato il saldo tra le due voci; la nuova modalità di versamento comporta un incremento dell’IRPEF versata e un incremento delle compensazioni dello stesso ammontare (circa 7.549 milioni di euro).

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