Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Fisco collaborativo di serie A - Ufficio Tributi

Fisco collaborativo di serie A

Fonte: Italia Oggi

Con il regime dell’adempimento collaborativo nasce il fisco di serie A. Per appartenere alla massima serie i contribuenti dovranno però dotarsi, fra gli altri requisiti, anche di un sistema interno di rilevazione, misurazione e gestione del rischio fiscale. Di contro, i funzionari delle Entrate, con provvedimento motivato, potranno sempre espellere i contribuenti dal regime collaborativo nell’ipotesi di mancato rispetto degli obblighi di trasparenza verso il fisco o in caso di politiche di pianificazione fiscale particolarmente aggressive.

Il tentativo di suddividere il nostro sistema fiscale in due categorie, sulla base dei modelli adottati dai paesi fiscalmente più virtuosi, è contenuto nello schema di decreto legislativo sull’abuso del diritto licenziato venerdì scorso dal consiglio dei ministri. A ben vedere il regime dell’adempimento collaborativo, riservato in una prima fase solo alle imprese di più grandi dimensioni ma suscettibile di essere esteso ed applicato, seppur limitatamente, anche ai contribuenti minori, appare infatti come una sorta di regime fiscale parallelo nel quale l’Agenzia delle entrate ed il contribuente collaborano e comunicano in perfetta sintonia. Ovviamente il regime prevede tutta una serie di requisiti per l’ingresso ai quali vengono contrapposti precisi doveri da parte dell’amministrazione finanziaria. Leggendo le disposizioni che regolano il regime in parola e la relazione illustrativa che accompagna il provvedimento si ha quasi la sensazione che quello che si mira ad introdurre anche nel nostro paese sia una sorta di fisco parallelo dove tutto funziona alla perfezione ed all’interno del quale gravitano pochi e selezionati eletti, al quale si contrappone, purtroppo, il caotico e farraginoso regime al quale siamo purtroppo ormai tutti assuefatti.

Requisiti per l’accesso e impegni del contribuente

Per entrare nel regime dell’adempimento collaborativo il contribuente deve dotarsi di un sistema di controllo interno del rischio fiscale che deve assicurare, oltre naturalmente ad un fedele e tempestivo rispetto degli adempimenti tributari, anche tutta una serie di ulteriori requisiti. Fra questi, si legge nello schema di decreto, una chiara attribuzione dei ruoli e delle responsabilità fiscali all’interno dell’organigramma aziendale, efficaci procedure di rilevazione e misurazione interna dei rischi fiscali ed efficaci procedure per rimediare ad eventuali carenze e correggere prontamente agli eventuali errori. Procedure che il contribuente si impegna a mantenere nel tempo adottando un comportamento collaborativo e trasparente nei confronti del fisco fornendo, nel più breve tempo possibile, risposte alle richieste dell’Agenzia delle entrate.

Doveri dell’Agenzia delle entrate

I funzionari delle Entrate dovranno comportarsi con i contribuenti che appartengono al regime collaborativo con particolare discrezione e celerità. In particolare dovranno essere promosse nei confronti di tali soggetti particolari relazioni improntate a principi di trasparenza, collaborazione e correttezza con l’intento di favorire un contesto fiscale di certezza che, al contrario, appare invece implicitamente esclusa per tutti gli altri contribuenti. Oltre a ciò dovranno essere anche realizzate specifiche semplificazioni degli adempimenti tributari riservate ai soli iscritti al regime nonché un esame preventivo del rischio fiscale connesso alle operazioni che tali contribuenti intendono intraprendere al quale il fisco dovrà dare risposta nel più breve tempo possibile.

Vantaggi del regime

I contribuenti in regime di adempimento collaborativo potranno contare su un regime sanzionatorio ridotto ed un regime di riscossione sospeso fino alla definitività dell’atto di accertamento che si estenderà a tutti i rischi fiscali preventivamente comunicati alle Entrate. Non saranno tenuti a rilasciare garanzie per ottenere il rimborso delle imposte dirette ed indirette e infine, in caso di denuncia per reati fiscali, l’Agenzia delle entrate comunicherà alla Procura competente l’adesione del contribuente al particolare regime indicando i ruoli e le responsabilità previste dal sistema interno adottato.

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