Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Fisco: Orlandi, 20mila denunce l’anno per evasione, ma per molte niente processo - Ufficio Tributi

Fisco: Orlandi, 20mila denunce l’anno per evasione, ma per molte niente processo

Fonte: Il Sole 24 Ore

«Ogni anno l’Agenzia delle entrate fa un numero enorme di denunce penali per evasione. Ma se non c’è un sistema che le porta in fondo, è come non farne nessuna, stiamo solo ingolfando la giustizia». Lo ha detto Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia: «Facciamo più di 20mila denunce penali l’anno. Sono numeri rilevanti. Il problema però è che non molti processi si concludono». Orlandi, intervenuta alla festa de Il Fatto Quotidiano nel parco della Versiliana, a Marina di Pietrasanta, ha sottolineato come oggi siano a disposizione «milioni di informazioni a livello internazionale, di dati che fino a pochi mesi fa erano segreti. Questo cambiamento sta rivoluzionando il mondo, e su questo vogliamo avviare anche in Italia la lotta all’evasione».

Il fatto – ha aggiunto – è che «l’evasione è un problema estremamente complesso e si lega al sistema paese. Un problema fondamentalmente culturale. Se avessimo coscienza di avere diritto ad avere un scontrino, e avessimo la chiara idea che si debba rispettare la legge e le regole, probabilmente cambieremmo le cose».

Occorre quindi «individuare l’evasione più grave, che ritengo criminogena, e contrastarla. E allo stesso tempo convincere i cittadini che sia necessario pagare le tasse, e far sentire la nostra presenza e la nostra assistenza. Dobbiamo imparare anche da altri Paesi, con metodi del tutto innovativi, ed è quel che stiamo facendo: rovesciare il rapporto, prevenire l’evasione prima di contrastarla», ha aggiunto Orlandi.

«La cosa difficile – ha insistito Orlandi – in questo Paese è far pagare l’evasione. Contestarla è facile, più difficile portare effettivamente i soldi nelle casse dell’Erario. Contestiamo 30 miliardi l’anno e ne vengono pagati circa 14. Tra l’altro siamo in un periodo di crisi, e recuperare evasione passata a volte diventa difficile, se non si vuole distruggere il tessuto sociale. Lo sapete: quando arrivano le famose cartelle le persone vanno in crisi. C’è l’evasione che deriva da difficoltà vera, altri casi in cui l’evasione è voluta e studiata a tavolino. Bisogna quindi trovare e adottare metodi e approcci diversi a seconda del tipo di evasione».

Orlandi, infine, ha tracciato un bilancio positivo per la voluntary disclosure: a pochi giorni, salvo proroga, dal termine per aderire, le richieste pervenute sono 10mila. «La voluntary disclosure – dunque – sta andando bene e potrebbe essere l’asso nella manica per alimentare il taglio delle tasse sulla casa che il governo ha promesso». L’ultima rilevazione, ha annunciato Orlandi, indica in 10mila le richieste arrivate, contro le appena mille di maggio scorso. Si tratta di un numero che potrebbe sensibilmente salire, non solo perché in questi casi ci si muove spesso all’ultimo minuto (la scadenza è per ora fissata al 30 settembre), ma anche perché sono in molti a chiedere un rinvio che tuttavia, al momento, non sembra concretizzarsi.

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