Il modello Tasi viene dal “centro”, i Comuni lo mettono a disposizione.

Con comunicato del 26/03/2015 la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate rende noto che il modello per la dichiarazione Tasi è unico in tutt’Italia, approvato con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze. Quest’affermazione trova giustificazione perché, in vista delle scadenze della Iuc, sono emerse erroneamente, in più comuni, iniziative autonome per la redazione del prospetto da distribuire ai cittadini proprietari di immobili all’interno dell’area di competenza locale; ma è evidente che una modulistica differente per ciascun municipio italiano potrebbe comportare confusione per chi ha immobili dislocati in aree comunali diverse e impossibilità a predisporre un software unico per tutto il territorio italiano.

Il dipartimento delle Finanze con la risoluzione 3/Df del 25 marzo 2015, ha sottolineato che la modulistica deve essere unica per tutto il territorio nazionale, quella approvata a livello centrale, e poi messa a disposizione dei contribuenti dalle singole autorità locali. Infatti, è vero che la norma prevede che “la dichiarazione deve essere redatta su modello messo a disposizione dal comune” (articolo 1, comma 685, legge 147/2013), ma il senso è che all’ente locale è demandata esclusivamente la competenza di distribuire il modello predisposto dagli Organi centrali.

Non mancano infatti i riferimenti normativi a rafforzare la volontà di procedere sulla strada della semplificazione amministrativa. Principi questi che erano stati già adottati per gli adempimenti previsti per l’Imu (articolo 13, comma12-ter, Dl 201/2011), la cui dichiarazione deve essere presentata “utilizzando il modello approvato con il decreto di cui all’articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23”, il quale, a sua volta, stabilisce che “con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sono approvati i modelli della dichiarazione…”.

Non occorrono voli pindarici per comprendere che, all’interno della stessa imposta unica comunale, i principi non possono divergere; tra l’altro, il dipartimento delle Finanze già aveva specificato nelle faq pubblicate il 3 giugno 2014 (nn. 20 e 21) che, ai fini del controllo dell’esatto adempimento, la dichiarazione Imuvale anche ai fini Tasi, dato che i dati richiesti sono gli stessi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *