Il Punto di S. Zammarchi – La conferma del blocco delle aliquote impone il contrasto all’evasione a tutto campo
di S. Zammarchi
E’ ormai certo che il divieto di aumentare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, ad eccezione della TARI, introdotto dall’art. 1, coma 26, della Legge di Stabilità 2016, sarà confermato anche per il 2017. I Comuni dovranno così rinunciare a risorse aggiuntive rispetto a quelle disponibili per l’anno 2016, stante l’obiettivo fortemente voluto dal Governo, di contenere la pressione fiscale: obiettivo che porterà alla riduzione dell’aliquota IRES al 24%, applicabile anche alle persone fisiche con partita IVA ed all’abolizione dell’IRPEF agricola a decorrere dall’anno d’imposta 2017. A questo vincolo, imposto per il secondo anno consecutivo, vanno aggiunte le ulteriori problematiche derivanti dalle disposizioni che limitano le manovre per la redazione del bilancio di previsione per il triennio 2017/2019, nonché le nuove regole della contabilità armonizzata.
Chi dovrà procedere all’elaborazione del documento contabile previsionale sarà sollecitato dagli organi politici a mantenere almeno lo stesso livello di servizi alla collettività, pur con risorse che non sempre rimarranno invariate, in ragione delle difficoltà economico-finanziarie che ancora permangono nel contesto sociale di riferimento, dove molte famiglie ed imprese non sono in grado di fronteggiare tutti gli adempimenti tributari a loro carico.
Quindi, la leva che i Comuni possono mettere in campo per poter recuperare risorse può essere rappresentata sia dall’attività di controllo e di accertamento fiscale dei tributi di propria competenza, quanto dalla collaborazione con l’Agenzia delle entrate, per il contrasto all’evasione ed all’elusione dei tributi erariali, nonché dei contributi previdenziali. Entrambe le attività dovrebbero essere attentamente organizzate, individuando alcune casistiche particolari di oggetti e/o soggetti da controllare.
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