Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Le entrate tributarie vanno su - Ufficio Tributi

Le entrate tributarie vanno su

Fonte: Italia Oggi

Entrate tributarie ancora su. Anche nel mese di novembre 2016 dal fisco arrivano i segnali di una timida ripresa dell’economia nazionale. Complessivamente il gettito nei primi 11 mesi dello scorso anno ha superato i 404 miliardi di euro, con un aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Al netto dei dati sui versamenti dell’imposta di bollo e di quelli relativi al canone Rai, che hanno visto nel 2016 il debutto delle nuove modalità di riscossione, la crescita è del 4%. I dati, diffusi ieri dal Dipartimento delle finanze, mostrano andamenti positivi sia sulle imposte dirette (+3,1%), sia su quelle indirette (+4,8%), mentre si conferma il crollo dei prelievi tributari sul mondo finanziario. In totale le entrate relative alle imposte sostitutive su interessi e capital gain registrano una flessione di quasi il 56%.

Imposte dirette. Segno più per le principali forme di tassazione dei redditi. Il gettito Irpef versato dalle persone fisiche tra gennaio e novembre 2016 si attesta a 164,8 miliardi di euro, ossia quasi 4 miliardi in più rispetto all’anno precedente (+2,3%). È opportuno ricordare che il dato risulta «gonfiato» per circa 1,8 miliardi dal nuovo meccanismo di compilazione degli F24 introdotto dal dlgs n. 175/2014, che prevede l’indicazione dell’imposta al lordo delle compensazioni (a livello finanziario, nel bilancio statale queste ultime aumentano di pari importo, neutralizzando quindi il saldo). Crescono di circa l’8%, però, le trattenute nelle buste paga dei dipendenti pubblici, come pure del 13,8% le ritenute d’acconto applicate da banche e Poste ai bonifici «parlanti» disposti dai contribuenti per beneficiare dei bonus fiscali su ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico. Guardando alle società, crescono pure gli introiti Ires: con un gettito di 34,8 miliardi di euro, l’incremento sul 2015 è del 5,8%. Una crescita che, sottolinea il Mef, rispecchia «l’aumento della redditività in alcuni settori economici che ha più che compensato le minori entrate previste per le agevolazioni concesse con la legge di stabilità per il 2016». Vale a dire il super-ammortamento del 140% e il potenziamento dell’Ace.

Iva e immobili. Tra il 1° gennaio e il 30 novembre 2016 le entrate Iva hanno sfiorato i 107 miliardi di euro, quasi 5 miliardi in più del corrispondente periodo 2015. Un balzo del 4,8% che risiede soprattutto nell’accelerazione della domanda interna (+6,3%). Gli scambi domestici hanno portato alle casse erariali 96,2 miliardi di euro, di cui 9,5 miliardi ascrivibili ai versamenti delle p.a. a titolo di split payment (+63%, ma i dati non sono perfettamente confrontabili anno su anno). Si confermano in calo, invece, le importazioni, per le quali l’Iva incassata si è fermata a 10,6 miliardi di euro (-7,6%). Particolarmente vivace pure il trend delle imposte d’atto, connesse in particolar modo al settore del mattone. L’imposta di registro ha generato entrate per 4,2 miliardi di euro (+11,6%), le tasse ipotecarie per 1,4 miliardi (+3,4%) mentre i diritti catastali e di scritturato per 550 milioni di euro (+4,8%).

Redditi finanziari. A fronte di un’economia reale che a piccoli passi sembra consolidare la ripartenza, il 2016 dei mercati finanziari si conferma un anno nero per il fisco. Tassi ai minimi storici e corsi borsistici non favorevoli hanno travolto anche il prelievo fiscale sui guadagni in conto capitale, precipitato di quasi 56 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il gettito dell’imposta sostitutiva sugli interessi bancari cala del 40,8%, mentre quello sulle obbligazioni e titoli similari si ferma a -6,6%. È del 38,8% la diminuzione dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione, che risentono sia degli incrementi di aliquota fissati con la legge di stabilità 2015 sia della riduzione dei rendimenti degli investimenti di natura finanziaria. In crescita invece l’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita delle assicurazioni (+31,3%).

Giochi e tabacco. Nel bollettino delle Finanze brillano pure le imposte il cui andamento non è direttamente legato a ciclo economico. Spiccano i giochi, che soprattutto grazie a lotto e lotterie hanno portato allo stato 13,3 miliardi di euro (+22,2%). Sostanzialmente stabile il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi, pari a 9,9 miliardi di euro (+0,6%);

Ruoli. Nel periodo gennaio-novembre 2016 il gettito derivante dai ruoli si è attestato a 7,5 miliardi di euro (+2,5% sul 2015), di cui 4,4 miliardi affluiti dalle imposte dirette (-5,4%) e 3,1 miliardi dalle imposte indirette (+16,2%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *