Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Sì dei sindaci ai tagli alle tasse. Fassino (Anci): «Si apra una stagione nuova che superi il patto di stabilità» - Ufficio Tributi

Sì dei sindaci ai tagli alle tasse. Fassino (Anci): «Si apra una stagione nuova che superi il patto di stabilità»

Fonte: Il Sole 24 Ore

«Ridurre le tasse per rilanciare consumi e investimenti è un obiettivo che i sindaci condividono». Dopo l’annuncio di un piano di riduzione delle tasse da 50 miliardi in cinque anni, il premier Matteo Renzi incassa il placet dell’Anci. Ma, mentre i sindacati procedono in ordine sparso, è la sinistra Pd ad alzare il tiro e aprire il fuoco.

Fassino: legge di stabilità banco di prova per tutti
«Noi sindaci – ha spiegato il presidente dell’Associazione dei sindaci, Piero Fassino – viviamo ogni giorno con i nostri cittadini il disagio di un sistema fiscale pesante e spesso iniquo. Ben vengano le proposte di Renzi per eliminare la Tasi sulla prima casa e l’Imu sui terreni agricoli e ridurre l’Ires sulle imprese e e l’Irpef sulle famiglie». Per Fassino, il programma del governo «è una grande occasione per chiudere anni di tagli e tasse e aprire finalmente una stagione nuova che superi il Patto di stabilità, restituisca autonomia ai Comuni, ridisegni finanza locale e politica fiscale garantendo risorse per servizi e investimenti. La prossima legge di stabilità sarà il banco di prova per tutti. Noi siamo pronti».

La sinistra dem: «Renzi imita Berlusconi»
È invece dall’interno del Partito democratico che oggi i mugugni si sono fatti critiche. Ha cominciato il bersaniano Alfredo D’Attorre, che accusa l’«incredibile disinvoltura di Renzi nel presentare la promessa di abolizione della tassa sulla prima casa per tutti, compresi proprietari di attici e immobili di lusso come in continuità con il programma di Bersani». Dello stesso tenore la lettura del senatore Miguel Gotor che definisce la promessa renziana una «proposta demagogica che costituisce una cattiva quanto tardiva imitazione di Berlusconi».

Cisl e Uil: bene, ora i fatti. Cgil: servono tasse più giuste
I sindacati vanno in ordine sparso. Per la Cisl, le misure annunciate «se verranno concretamente confermate, sicuramente avrebbero un effetto positivo, soprattutto se non saranno accompagnate da un aumento del prelievo fiscale a livello locale». Il segretario confederale Maurizio Petriccioli ricorda infatti che tra il 2014 e il 2014 l’aumento del prelievo fiscale a livello locale è stato del 33%, riducendo «fortemente gli effetti positivi del bonus di 80 euro». Resta poi da verificare il nodo coperture. Più contrario nel merito Danilo Barbi (Cgil), «il problema in Italia non è di fare una generalizzata riduzione delle tasse, ma di renderle più giuste, di far pagare chi non le paga e di aumentare le tasse sui grandi patrimoni e sulle grandi rendite. E questa non ci sembra affatto la filosofia annunciata da Renzi». Plauso della Uil. «Bisogna tagliare le tasse a lavoratori e pensionati e bisogna continuare sulla strada intrapresa un anno fa», dice Domenico Proietti, che aggiunge: «Bene quindi gli annunci ma bisogna farlo concretamente già dalla prossima legge di stabilità».

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