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Dirigenti, imprenditori e pensionati: ecco chi beneficia dello stop alla Tasi
La Cgia spiega che in Italia l'82,6 per cento dei proprietari di prima casa sono realtà dove il capofamiglia è un pensionato, un operaio, un impiegato o un disoccupato. Ma se si guarda al titolo di godimento dell'immobile in cui si risiede, la famiglia professionale più interessata è quella dei manager

Fonte: La Repubblica

L’abolizione sulla tassazione della prima casa è al primo punto della Manovra attesa in Parlamento e anche delle critiche piovute sul governo, che secondo molti avrebbe dovuto spostare altrove le risorse. A chi porterà beneficio questa misura? Secondo un’elaborazione della Cgia, a risparmiare sarà il 78% delle famiglie italiane, di cui principalmente residenti in Sardegna o Molise. I dati sono elaborati sull’indagine sui bilanci di oltre 8 mila famiglie realizzata ogni 2 anni dalla Banca d’Italia.

Numeri alla mano, la Cgia spiega che in Italia l’82,6 per cento dei proprietari di prima casa sono realtà dove il capofamiglia è un pensionato, un operaio, un impiegato o un disoccupato. L’altro 17,4 per cento, invece, è costituito da famiglie di dirigenti, imprenditori e  lavoratori autonomi. Fatto 100 il totale dei proprietari di prima casa presenti in Italia, i pensionati sono pari al 43,7 per cento, gli impiegati al 17,9, gli operai al 17,4 e i disoccupati al 3,6. Le altre famiglie, invece, comprendono il lavoro autonomo e i dirigenti (6,2 per cento ciascuna) e gli imprenditori/liberi professionisti al 5 per cento.
 

Tipologia di reddito
del capofamiglia
Stima composizione % prime abitazioni di proprietà (*)
Stima su ripartizione proprietà delle abitazioni di residenza (*)
In % su totale abitazioni di residenza e di proprietà
     Operaio 17,4
     Impiegato 17,9
     Pensionato 43,7
     Altri non occupati (disoccupati/inattivi) 3,6
Famiglie meno abbienti 82,6
     Dirigente/direttivo 6,2
     Imprenditore/libero professionista 5,0
     Altro autonomo 6,2
Altre famiglie 17,4
TOTALE FAMIGLIE 100,0

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Banca d’Italia (Bilanci Famiglie italiane 2012, gennaio 2014)
(*) Stima basata sulla distribuzione % delle famiglie del campione per modalità di percezione del reddito del capofamiglia e titolo di godimento dell’abitazione di residenza.

Dato che chi  risiede in un immobile di lusso continuerà a pagare l’Imu anche nel 2016, per capire quali tipologie familiari per condizione professionale saranno maggiormente interessate l’anno prossimo dall’abolizione della Tasi sulla prima casa è necessario valutare l’incidenza del titolo di godimento dell’abitazione di residenza sul totale delle famiglie con le stesse caratteristiche. Da questa incidenza risulta che i dirigenti sono la tipologia familiare che presenta la percentuale di proprietari di prima abitazione più elevata di tutti: 85,3 per cento. Seguono quella degli imprenditori/liberi professionisti con il 76,9 per cento e quella dei pensionati con 76 per cento. Dopo questi soggetti si posizionano gli impiegati con il  72,8 per cento, gli autonomi con il 67,9 per cento, i disoccupati con il 49,3 per cento e, infine, gli operai con il 47,5 per cento. In Italia, ricorda la Cgia, il 67,2 per cento delle famiglie è proprietario dell’ abitazione in cui risiede a cui si aggiunge un altro 10,7 per cento che gode dell’abitazione a titolo gratuito o attraverso l’usufrutto. “Possiamo pertanto affermare che il 78 per cento circa delle famiglie italiane (ovviamente al netto di quelle che possiedono una casa di lusso) beneficerà dell’abolizione della tassazione sulla prima casa”.
 

Tipologia di reddito
del capofamiglia
Proprietà Affitto Altro titolo (uso gratuito e usufrutto) Totale
(*)
Titolo di godimento dell’abitazione di residenza in Italia
In % su totale famiglie delle stesse caratteristiche
Operaio 47,5 38,8 13,1 100,0
Impiegato 72,8 17,1 10,0 100,0
Dirigente/direttivo 85,3 9,6 5,1 100,0
Totale dipendente 60,6 27,9 11,2 100,0
Imprenditore/libero professionista 76,9 9,6 13,4 100,0
Altro autonomo 67,9 18,5 13,4 100,0
Totale indipendente 71,7 14,7 13,4 100,0
Pensionato 76,0 15,2 8,5 100,0
Altri non occupati (disoccupati/inattivi) 49,3 31,3 19,1 100,0
Totale condizione non professionale 73,0 17,0 9,7 100,0
TOTALE FAMIGLIE 67,2 21,8 10,7 100,0

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Banca d’Italia (Bilanci Famiglie italiane 2012, gennaio 2014)
(*) Le somme di riga delle percentuali possono divergere leggermente dal 100% per la presenza del titolo di riscatto, non incluso in tabella, che incide per lo 0,3% (totale famiglie) e per un massimo dello 0,6% (operaio).

A livello territoriale, invece, l’unica banca dati in grado di fotografare la distribuzione delle famiglie residenti in abitazione di proprietà è il Censimento Istat (l’ultima rilevazione è riferita al 2011). In questa analisi censuaria, le famiglie che a livello nazionale vivono in una casa di proprietà (sempre al netto dei nuclei che dispongono gratuitamente dell’immobile ho lo hanno ricevuto in usufrutto), sono pari al 71,9 per cento del totale. Le regioni che invece presentano la percentuale più elevata di famiglie che risiedono in abitazioni di proprietà sono: la Sardegna e il Molise (entrambe con il 77,1 per cento), il Friuli Venezia Giulia (76,8 percento), le Marche (76,1 per cento) e il Veneto (76 per cento). La Liguria (69,1 per cento), la Valle d’Aosta (65,6 per cento) e la Campania (61,9 per cento) sono i territori dove l’incidenza dei proprietari è inferiore.


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