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Stabilita' alla stretta finale. Fassino (Anci): Governo conferma compensazione integrale Tasi e Imu

Fonte: il Sole 24 Ore

Prosegue negli ultimi decisivi confronti la messa a punto della legge di stabilità in vista del Consiglio dei ministri di giovedì. È il «jolly» a cui il premier pensa perché la ripresa si consolidi e diventi più forte. Oggi in agenda l’incontro chiave con i Comuni per stabilire le compensazioni necessarie a garantire il taglio delle tasse sulla prima casa nel quale il Governo ha riconfermato che i Comuni avranno il riequilibrio integrale delle risorse che avevano introitato lo scorso anno con Tasi e Imu. Due i punti invece su cui si è fermato ieri Matteo Renzi relativi, da un lato, al rinvio degli interventi legati al sistema pensionistico possibili solo nel contesto di «numeri chiari». E, dall’altra, alla misura ad hoc per (ri)portare da noi 500 professori universitari, italiani ma non solo, con un “concorsone” nazionale «basato sul merito destinato a progetti di ricerca.

Per le imprese il piano di super-ammortamenti
Nel ricco e vario menù della stabilità al quale si lavora un posto di primo piano è occupato dai super-ammortamenti che dovranno riguardare anche per gli acquisti effettuati nell’ultimo trimestre 2015. Questa l’ipotesi allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi e di via Venti Settembre nella messa a punto degli sgravi fiscali al 140% riconosciuti a chi investe in nuovi macchinari. Lo scopo prefissato è quello di non deprimere gli acquisti degli ultimi tre mesi del 2015, soprattutto dopo l’ufficializzazione direttamente per bocca del premier dell’inserimento nella prossima legge di stabilità del meccanismo dei super-ammortamenti «investi 100 deduci 140». Il bonus varrà solo per il 2016 e per gli acquisti degli ultimi tre mesi del 2015. Di fatto, si tratta di una sorta di prosecuzione dell’agevolazione “Guidi-Padoan” che fino a giugno dello scorso anno riconosceva uno sconto fiscale a chi acquistava nuovi macchinari e ora con la legge di stabilità il Governo – nella scia del modello francese della legge “Macron” – punta a riconoscere a chi investe nel 2016 e fine 2015 un 40% in più del valore fiscale del bene da poter utilizzare per tutto il periodo di ammortamento. Questo intervento farà parte del cosiddetto pacchetto imprese da 1,8 miliardi con un primo taglio dell’Ires e misure di sostegno per il made in Italy e il Fondo di garanzia delle Pmi. In via di definizione nei dettagli anche il piano-spending che, pur essendo a uno stadio piuttosto avanzato, vede non completamente chiusa la partita con i ministeri.

Le misure ulteriori per assunzioni e povertà
Dovranno anche essere valutate le misure per garantire ai Comuni l’invarianza delle risorse con il taglio di Tasi e Imu sulla prima casa, che sarà accompagnato da quello dell’Imu agricola e della tassa sugli imbullonati. Gli enti locali “virtuosi” dovrebbero beneficiare anche della possibilità di vedere esclusi gli investimenti dai vincoli del Patto di stabilità interno a partire dal 1° gennaio 2016. Si va verso la riduzione progressiva nei prossimi due anni della decontribuzione per i neoassunti. E viaggia verso l’approdo anche il varo di un piano povertà da 1,5 miliardi con alcune misure direttamente nella manovra e altre in un ddl collegato. Il piano vale 1,5 miliardi di cui fino a 1 miliardo per i nuclei con minori ai quali dovrebbero arrivare sostegni da 150-200 euro mensili tenendo conto dell’Isee.

«Positivo» incontro Anci-esecutivo
«Il Governo ha riconfermato che i Comuni avranno la compensazione integrale delle risorse che avevano introitato lo scorso con Tasi e Imu, in coincidenza del superamento della Tasi sulle prime case» ha detto il presidente dell’Anci, Piero Fassino, lasciando Palazzo Chigi al termine dell’incontro con il sottosegretario alla Presidenza Claudio De Vincenti. «È stato un confronto molto approfondito che, allo stato, giudichiamo positivo, perché molte delle questioni che abbiamo indicato nelle scorse settimane hanno trovato disponibilità e soluzioni nelle proposte del Governo».


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