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Padoan: via tassa prima casa ha effetto positivo su fiducia. Visco: liberare crediti deteriorati per favorire la ripresa

Fonte: il Sole 24 Ore

«Nel caso italiano eliminare la tassa sulla prima casa ha, secondo noi, un effetto positivo perchè riguarda una percentuale molto alta di cittadini», con circa l’80% della popolazione che possiede la casa dove abita. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a Lima per gli “Annual Meetings” del Fmi e il G20 dei ministri delle Finanze. Per Padoan il taglio «ha anche un effetto positivo sulla fiducia e questo è un elemento importante in una fase di ripresa».

Visco: liberare crediti deteriorati per ripresa
A Lima c’è anche il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. «Con il Fondo monetario internazionale concordiamo sulla terapia, ovvero la necessità di liberare i bilanci della banche da una quota molto ampia di sofferenze e crediti deteriorati, che sono 350 miliardi di euro, di cui 200 di sofferenze», ha dichiarato Visco, sottolineando che «dobbiamo liberare questa componente per poter finanziare un consolidamento della ripresa». Il governatore di Bankitalia ha spiegato che «le sofferenze non sono tali da portare a rendere le banche non ‘viable’, ovvero non in grado di sopravvivere». Ma pesano «perché alla fine le sofferenze diventano perdite, le perdite devono essere compensate con aumento di capitale e gli aumenti di capitale in questo tendono a salire anche per motivi prudenziali».

«No deflazione ma crescita prezzi bassa
Visco ha spiegato che all’incontro del Fmi si è detto che «restano delle incognite». Ma «non si è parlato delle incognite legate alla Germania, alla Volkswagen». Così come «non si è parlato molto di inflazione, se non per dire che c’è una crescita dei prezzi bassa, anche a livello core». E ancora: «Non è deflazione ma crescita dei prezzi bassa, alla quale corrisponde politica monetaria espansiva»


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