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Emergenza rifiuti, iter prorogato fino a giugno

Fino e non oltre il 30 giugno 2013, le attività di spazzamento, raccolta e raccolta differenziata e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati continueranno a essere gestite dai comuni secondo le attuali modalità e forme procedimentali; fino al medesimo termine le attività di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati continueranno a essere svolte dalle società provinciali a livello di ambito territoriale ottimale, inclusa la gestione postoperativa delle discariche localizzate sul territorio provinciale.

Lo stabilisce la bozza di decreto recante «Disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti e di taluni fenomeni di inquinamento ambientale», pronto per l’esame del consiglio dei ministri, il quale afferma che passato il termine di giugno si applicheranno le disposizioni dell’articolo 19 della legge n. 135 del 2012. Le nuove disposizioni puntano a fronteggiare e superare la grave situazione di criticità ambientale nella gestione dei rifiuti, e in particolare nella gestione dei rifiuti urbani nella regione Lazio e nella regione Campania. In particolare, si punta a evitare soluzioni di continuità nella gestione commissariale per la realizzazione degli interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica delle aree di Giugliano in Campania (Napoli) e dei Laghetti di Castelvolturno (Caserta), dello stabilimento Stoppani sito nel comune di Cogoleto in provincia di Genova e nella messa in sicurezza, rimozione e trasferimento della nave Costa Concordia, dall’Isola del Giglio a idoneo sito di ricovero. Tra le altre novità, ancora un anno di tempo (fino a dicembre 2013) per il conferimento in discarica di rifiuti con Pci (Potere calorifico inferiore) maggiore di 13 mila kJ/kg. E sempre in tema di proroghe, sono rinviati al 31 gennaio 2014.

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