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Comuni, arrivano i trasferimenti

Un po’ di ossigeno per le casse dei comuni. A tempo di record il dipartimento finanza locale del ministero dell’interno ha provveduto ad accreditare l’acconto delle spettanze 2012 che, secondo quanto previsto dal decreto legge sulle semplificazioni fiscali (articolo 4, comma 7 del dl n. 16/2012), sarà pari al 70% di quanto pagato il 1° marzo 2011. Complessivamente il Viminale ha messo in pagamento 2 miliardi e 140 milioni di euro. Un bell’anticipo che servirà a far quadrare i bilanci in attesa dei conti definitivi che però si sapranno solo quando si conosceranno i dati dell’Imu. La reale quantificazione dell’imposta municipale propria costituisce infatti la grande incognita con cui le tesorerie comunali dovranno confrontarsi, ma che non si scioglierà prima del prossimo mese di ottobre quando il Mininterno provvederà a effettuare il conguaglio dei trasferimenti sulla base delle stime Imu rese note a luglio. E in quella sede le sorprese potrebbero non mancare. Molti comuni, per esempio, potrebbero trovarsi a essere penalizzati dal meccanismo compensativo del dl “Salva-Italia” (che prevede un ulteriore taglio dei fondi ai municipi avvantaggiati dall’Imu e viceversa un incremento di risorse se l’Imu dovesse rivelarsi inferiore alle attese) e così a dover restituire parte dei soldi ricevuti in questi giorni. A effettuare il recupero sarà l’Agenzia delle entrate sulla base dei dati relativi a ciascun ente come comunicati dal ministero dell’interno, all’atto del riversamento dell’imposta municipale propriaChe la coperta quest’anno fosse molto più corta rispetto al passato non è una novità. Rispetto all’anno scorso il fondo il fondo di riequilibrio sarà più povero di 1,5 miliardi (da 8,37 a 6,8) e i comuni perderanno anche la compartecipazione Iva che nel 2011 aveva fruttato da sola 2,9 miliardi (si veda ItaliaOggi del 2/3/2012). Nel complesso le risorse scenderanno da 11,2 a 7,2 miliardi (6,8 miliardi del fondo più 300 milioni di trasferimenti non fiscalizzabili, al netto della quota spettante al comune di Roma). Per conoscere la ripartizione del fondo di riequilibrio gli enti dovranno aspettare ancora qualche giorno. Gli importi stanno infatti per essere pubblicati nell’area riservata del sito internet dell’Ifel in modo da essere consultabili solo dalle singole amministrazioni interessate. Sulla suddivisione delle risorse tra i comuni c’è stato l’accordo giovedì scorso in conferenza stato-città, ma prima di rendere pubbliche le spettanze è necessario attendere l’ok del dicastero guidato da Anna Maria Cancellieri e della Corte dei conti. Spulciando le singole schede dei comuni nella sezione «pagamenti» del sito www.finanzalocale.interno.it, la parte del leone la fa ovviamente Roma Capitale, destinataria di oltre 188 milioni di euro, seguita a ruota da Napoli. Nella città guidata da Luigi De Magistris, infatti, sono in arrivo più di 105 milioni di euro. Uno scalino sotto è Milano con più di 70 milioni di euro. A Torino sono in arrivo 45,8 milioni, a Genova quasi 33 milioni e, infine, a Firenze, nelle casse dell’amministrazione guidata da Matteo Renzi sono in accredito poco più di 20 milioni di euro. Venezia, deve «consolarsi», con circa 15 milioni di euro. A Palermo toccheranno 50 milioni di euro e a Catania 20,6 milioni. Ma per quanto riguarda Sicilia e Sardegna l’acconto è commisurato al 70 per cento dell’importo pagato nel primo trimestre dell’anno 2011 a titolo di contributo ordinario, contributo perequativo, contributo consolidato e contributo a valere sui fondi per il federalismo amministrativo di parte corrente e di parte capitale.Con altro comunicato di ieri, poi, il Viminale informa che in sede di conversione del decreto legge milleproroghe (Legge n.14/2012), è stato introdotto il comma 16-quater all’articolo 29, che dispone il differimento (dalla precedente scadenza del 31 marzo) del termine di approvazione del bilancio di previsione degli enti locali al prossimo 30 giugno.


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