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Il punto di Stefania Zammarchi - La riscossione alla prova della “mini-riforma”
La questione di maggior rilevanza riguarda le disposizioni approvate a sostegno dei contribuenti che si trovano in difficoltà nel far fronte ai propri debiti fiscali

di S. Zammarchi (www.ufficiotributi.it 5/10/2015)

Lo scorso 22 settembre il Consiglio dei Ministri ha licenziato i cinque decreti legislativi in attuazione alla Legge Delega per il riordino del sistema fiscale (Legge 11 marzo 2014, n. 23). Con tali interventi il Governo  porta a compimento l’emanazione dei provvedimenti attuativi della riforma fiscale finalizzata alla realizzazione di strumenti di maggiore equità e trasparenza, con l’introduzione di un sistema teso a supportare le imprese nella loro espansione e alla loro internazionalizzazione. All’interno del pacchetto approvato è presente il decreto recante”misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione”. La questione di maggior rilevanza riguarda le disposizioni approvate a sostegno dei contribuenti che si trovano in difficoltà nel far fronte ai propri debiti fiscali.
Per tali soggetti è infatti prevista la possibilità di ottenere un altro piano di rateazione quando quello precedente sia decaduto, per mancato rispetto delle scadenze, nei 24 mesi antecedenti all’entrata in vigore del decreto. A questo proposito il testo della norma approvata dispone che per i piani di rateazione, in riferimento ai quali il contribuente sia decaduto entro i termini predetti, per “le somme non ancora versate”, è prevista la possibilità di presentare un’ulteriore istanza, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Con tale istanza sarà possibile  ottenere un nuovo piano di rateazione che può essere protratto fino ad un massimo di 72 rate mensili.

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