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Contestazione atto di pignoramento: non serve querela di falso
La Corte di Cassazione afferma che gli atti processuali dell'Agente della riscossione non godono di fede privilegiata poiché sono redatti nell’ambito di funzioni diverse da quelle di ufficiale giudiziario.

La Corte di Cassazione afferma che gli atti processuali dell’Agente della riscossione non godono di fede privilegiata poiché sono redatti nell’ambito di funzioni diverse da quelle di ufficiale giudiziario.

Nella sentenza n. 26519, la Suprema Corte afferma quindi che i contenuti di un atto di pignoramento presso terzi redatto dall’agente della riscossione può essere contestato senza che sia necessaria la querela di falso.

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