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Aggiornamenti catastali: il comune può avvalersi del comma 336
La fiscalità locale si caratterizza dal prelievo sugli immobili e, come tale, ha come principale riferimento il dato catastale. Le informazioni sul patrimonio immobiliare provengono, in misura prevalente, dall’Agenzia delle Entrate-Sezione Territorio...

La fiscalità locale si caratterizza dal prelievo sugli immobili e, come tale, ha come principale riferimento il dato catastale. Le informazioni sul patrimonio immobiliare provengono, in misura prevalente, dall’Agenzia delle Entrate-Sezione Territorio che, attraverso apposite convenzioni sottoscritte con i diversi enti locali, mette a disposizione le proprie banche dati, così da consentire i controlli e le verifiche di competenza comunale.

Gli operatori degli enti locali conoscono le problematiche che attengono a queste banche dati che possono contenere errori quali, percentuali di possesso non aggiornate, codici fiscali degli intestatari non corrette ecc… Per sistemare queste anomalie occorre interrogare i dati della Conservatoria o incrociare i dati catastali con gli altri a disposizione dell’ente. Tuttavia, può anche capitare che le risultanze catastali non corrispondano alla effettiva destinazione d’uso dell’immobile e, pertanto, è opportuno l’adeguamento alla reale situazione di fatto.

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