La società che effettua per conto del Comune l’attività di supporto all’accertamento e alla riscossione delle entrate locali non può rivestire la qualifica di agente contabile e quindi non è tenuta alla resa del conto giudiziale.
Accertamento
Generalmente gli atti conseguenti alle attività di controllo ed accertamento sono emessi con l’intestazione dell’ente locale e solo gli atti relativi alla riscossione coattiva (ingiunzione fiscale, ex R.D. n. 639/1910 per gli avvisi emessi fino al 2019 e atti per l’attivazione delle procedure cautelative ed esecutive per gli avvisi di accertamento esecutivi emessi dal 2020) sono intestati al concessionario.
L’Agenzia delle Entrate ha offerto un chiarimento in materia mediante la risoluzione n. 457/2021
Focus sulla risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 465/2021
In caso di ricorso pendente su avviso di accertamento è possibile procedere con la riscossione coattiva delle somme dovute o devono essere rispettate le disposizioni sulla riscossione frazionata?
Nell’attività di accertamento svolta dall’ufficio tributi, riveste un ruolo fondamentale la questione che attiene alle problematiche della notifica degli atti.
Un contribuente ha presentato istanza di accertamento con adesione pervenuta al comune oltre i sessanta giorni dalla notifica dell’atto. Si può considerare validamente presentata ai fini dell’attivazione dell’istituto?