Tassa rifiuti ridotta in caso di disservizio

La Corte di Cassazione si pronuncia sull’applicazione della riduzione sulla tassa rifiuti  in caso di disservizio. La TARSU è ridotta del 40% per i cittadini e le imprese che a causa dell’emergenza rifiuti, indipendentemente dalla responsabilità o meno dell’amministrazione comunale, subiscono un disservizio “grave e protratto” nella raccolta.

La Corte, nell’ordinanza n. 22531 del 27 settembre 2017, spiega che la Tarsu si applica per pagare un servizio, che va svolto secondo le regole: se il servizio non c’è, va riconosciuto lo sconto previsto dalla legge. La riduzione non è una «sanzione per l’amministrazione comunale inadempiente», ma serve a «ripristinare un tendenziale equilibrio» tra quanto si paga e i costi del servizio effettivamente reso.

Una pronuncia che rischia di innescare battaglie legali per avere uno sconto sulla tassa dei rifiuti e in Sindaci sono allarmati. A testimoniarlo è anche la riflessione di Leoluca Orlando, da Palermo, secondo cui “la principale causa dei disservizi nella raccolta dei rifiuti è, in tutta Italia, l’evasione della tassa, che priva le aziende di risorse economiche fondamentali”. In questo quadro, a parere di Orlando, “la sentenza della Cassazione rischia di apparire un involontario invito all’evasione, innescando un pericolosissimo circolo vizioso”.

LEGGI L’ORDINANZA della Corte di Cassazione

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One thought on “Tassa rifiuti ridotta in caso di disservizio

  1. questa sentenza della corte costituzionale , è applicabile solo alla TARSu o è estensibile anche ad altri disservizi ,tipo mancanza di illuminazione pubblica o di acqua ?? Grazie per la risposta

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