Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Il Punto di Stefania Zammarchi - La legge di stabilita’ anticipa il ravvedimento operoso - Ufficio Tributi

Il Punto di Stefania Zammarchi – La legge di stabilita’ anticipa il ravvedimento operoso

di S. Zammarchi (www.ufficiotributi.it 18/1/2016)

Fra i diversi interventi della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità per l’anno 2016), di interesse per gli uffici tributi, va annoverato l’anticipo delle disposizioni in materia di ravvedimento operoso. Come è noto, il d.lgs. n. 158/2015, avente ad oggetto la revisione del sistema sanzionatorio, in attuazione dell’art. 8, comma 1, della legge n. 23/2014, ha apportato rilevanti modifiche in materia  di tributi locali, con particolare attenzione alle sanzioni per tardivi versamenti, nonché alle modalità dell’istituto del ravvedimento operoso. Tali previsioni, ai sensi dell’art. 32 del citato decreto, avrebbero dovuto acquisire efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2017, mentre, ad opera dell’art. 1, comma 133, della nuova Legge di Stabilità, sono state anticipate al 1° gennaio 2016.
Ma quali sono le modifiche apportate? Esaminiamo come, le variazioni intervenute, abbiano riflessi sulle violazioni che il contribuente può sanare.
È bene ricordare che il ravvedimento operoso, nel corso della sua applicazione, ha conosciuto numerose modifiche, di cui l’ultima ad opera dell’art. 1, comma 637, della legge n. 190/2014, con cui è stato introdotto il cosiddetto “ravvedimento medio”, istituito dalla lett. a-bis) del novellato art. 13 del d.lgs. n. 472/1997. Tale variazione ha stabilito l’applicazione di una sanzione ridotta “ad un nono del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il novantesimo giorno successivo al termine per la presentazione della dichiarazione, ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro novanta giorni dall’omissione o dall’errore”. Proprio questa previsione, generatrice di diversi dubbi circa la sua applicazione ai tributi locali, in ragione della natura della dichiarazione IMU, che non può considerarsi “dichiarazione periodica”, è stata corretta per effetto dell’art. 16, del richiamato d.lgs. n. 158/2015, stralciando il riferimento alla “dichiarazione periodica”.

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Le novità in materia di tributi locali contenute nella Legge di stabilità 2016 (L. n. 208/15) Le novità in materia di tributi locali contenute nella Legge di stabilità 2016 (L. n. 208/15)

Videoconferenza in diretta a cura della Dott.ssa Cristina Carpenedo

Venerdì 29 Gennaio 2016 – dalle 11.00 alle 12.30

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