MAGGIOLI EDITORE - Ufficio Tributi


Stabilità, dubbi dei tecnici di Camera e Senato sull’addio alla Tasi: «Limita la possibilità di manovra dei Comuni»

Fonte: il Sole 24 Ore

L’aumento della dotazione del fondo di solidarietà comunale in sostituzione del gettito Tasi per le prime case, e di quello Imu per i terreni agricoli, previsto della legge di stabilità 2016 all’esame del Parlamento «limita la possibilità di manovra dei Comuni». I dubbi sono avanzati nel dossier del Servizio Bilancio di Camera e Senato sul ddl.

Il rischio? L’«irrigidimento dei bilanci comunali»
In particolare, secondo i tecnici, il meccanismo di compensazione del mancato gettito «può determinare un irrigidimento dei bilanci comunali in quanto limita la possibilità di manovra dei Comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame».

Tagli alla sanità, «rischio tensioni»
Non è l’unico neo che riguarda gli interventi sugli enti locali. Il dossier mette in evidenza il rischio di «tensioni» per «l’ulteriore» taglio del Fondo sanitario nazionale per il 2016. I tecnici evidenziano, tuttavia, che «la dotazione del Fsn crescerà di circa 1,3 miliardi rispetto al 2015 e che la centralizzazione delle procedure di acquisto di beni e servizi dovrebbe consentire la razionalizzazione di tale voce di spesa, facilitando il conseguimento di risparmi».

Chiesti alle Regioni 17 mld di risparmi nel 2017-2019
Più preoccupanti i «risparmi» chiesti alle Regioni per oltre 17 miliardi «nel triennio 2017-2019», sui quali sarebbe «utile una valutazione del Governo in merito alla effettiva praticabilità della misura». Anche perché «le Regioni sono tenute all’erogazione del contributo nel rispetto del finanziamento dei livelli essenziali di assistenza e dunque il margine di intervento sulle diverse voci di bilancio su cui intervenire appare ristretto».

Canone Rai in bolletta, dubbi sul gettito
I tecnici del Servizio Bilancio di Camera e Senato chiedono inoltre chiarimenti sulla verifica dell’entità del gettito atteso dall’introduzione del canone Rai in bolletta elettrica così come dati aggiornati in tema di evasione/adempimento e morosità con riferimento sia al pagamento del canone sia a quello delle utenze elettriche. In particolare, nel dossier si invita a «verificare se sia tenuto conto dell’impatto sul gettito atteso di eventuali contenziosi in relazione a incertezze applicative che potrebbero derivare dalla nuova presunzione legale di possesso di apparecchio televisivo e dagli obblighi posti a carico di soggetti privati e non privi di rilevanza economica». Per i tecnici, «non appare del tutto chiara», inoltre, la formulazione della misura nella parte in cui «attribuisce le quote delle entrate del canone di abbonamento già destinate dalla legislazione vigente a specifiche finalità sulla base dell’ammontare delle predette somme iscritte nel bilancio di previsione per l’anno 2016». Il chiarimento, sottolineano «appare opportuno sia al fine di escludere conseguenze pregiudizievoli per l’erario per l’eventualità in cui nell’esercizio 2016 si registrino minori entrate a titolo di canone».

Su contante e tracciabilità «interventi contrapposti»
Sulla tracciabilità dei pagamenti e il limite all’uso del contante, secondo il Servizio Bilancio, si registrano molteplici interventi «nel breve periodo» che puntano «in direzioni talvolta contrapposte». I tecnici, proprio sulla base di queste osservazioni, sottolineano di non essere in grado di stimare gli effetti sui saldi di finanza pubblica dell’aumento del tetto all’uso del contante da 1.000 a 3.000 euro.

Part time over 63? Trentamila potenziali beneficiari
I tecnici stimano in circa 30mila i lavoratori che potrebbero beneficiare del part-time over 63 previsto dalla legge di stabilità: «Sulla base di una retribuzione lorda ai fini previdenziali di 24.000 euro e di un part-time al 50%, il beneficio potrebbe riguardare circa 30.000 lavoratori nell’anno di massima esposizione finanziaria e con utilizzo per l’intero anno della misura».


https://www.ufficiotributi.it