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Il MEF interviene sulla questione relativa ai coniugi residenti in comuni diversi

Il Dipartimento delle Finanze prende atto dell'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, che nega il riconoscimento dell’esonero previsto per l’abitazione principale in caso di coniugi residenti in comuni diversi, rendendosi disponibile a predisporre una norma che introduca chiarezza.

Il Dipartimento delle Finanze prende atto dell’orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, che nega il riconoscimento dell’esonero previsto per l’abitazione principale in caso di coniugi residenti in comuni diversi, rendendosi disponibile a predisporre una norma che introduca chiarezza.

L’interrogazione

E’ quanto emerge da una risposta ad interrogazione parlamentare resa il 23/6/2021 in Commissione Finanze alla Camera. L’interrogante evidenzia che numerosi comuni escludono l’interpretazione del Ministero dell’economia e delle finanze sull’agevolazione Imu per coniugi con residenze in comuni diversi e chiedono se il Mef non intenda adottare iniziative per dare un’interpretazione univoca circa l’esenzione dell’Imu prima casa, specie per i nuclei familiari disgiunti aventi due immobili nello stesso comune o in comuni diversi.

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