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Imu, battaglia sul rimborso per il 2012
Brunetta: le rate vanno restituite. Fassina: più importante abolire l'aumento Iva Seconde case Resta fissata al 17 giugno la scadenza per il pagamento per le seconde case

La restituzione dell’Imu pagata nel 2012 «non è in agenda» dice il vice ministro dell’Economia, Stefano Fassina. E aggiunge che «l’obiettivo sul quale il Pd si è impegnato è scongiurare l’aumento dell’Iva previsto per luglio». A rispondergli è Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera: «Ricordo a Fassina che da qualche settimana non è più responsabile economico del Pd ma componente di un governo di coalizione. Non è certamente lui a dover decidere, il tema andrà discusso e approfondito». In attesa di cambiare pelle entro la fine di agosto, la tassa sulla casa continua ad agitare il governo di larghe intese. Ed anche i rapporti con gli enti locali.
Avverte Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia in quota Pdl e presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni: «Non so se la restituzione delle somme versate nel 2012 ci sarà oppure no. In ogni caso non si pensi di chiedere altri sacrifici ai Comuni. Abbiamo già raschiato il fondo del barile». Un messaggio lanciato al termine dell’audizione davanti alla commissione Finanze della Camera, che sta discutendo il decreto legge del governo che ha congelato il versamento della rata di giugno e rifinanziato la cassa integrazione in deroga. Il decreto legge non dovrebbe essere modificato. Le vere novità arriveranno con il prossimo decreto, quello che deve riscrivere le regole della tassa e che il governo si è impegnato ad approvare entro la fine di agosto. Edè soprattutto di questo che si parla nelle audizioni della Camera.
Oltre all’associazione dei sindaci, ieri è stata la volta di Confindustria che è tornata a chiedere una modifica vera sulla tassazione per i capannoni, per il momento soltanto promessa dal governo: «L’obiettivo della riforma – dice il direttore generale Marcella Panucci – deve essere la riduzione del prelievo complessivo sugli immobili strumentali all’attività d’impresa, differenziando questi ultimi da quelli detenuti per mere finalità di godimento». E se è chiaro che un intervento del genere costerebbe, Confindustria suggerisce di cercare i soldi necessari nella «riduzione della spesa pubblica». Dal direttore Panucci anche una critica all’altro pezzo del decreto, e in particolare al finanziamento della cassa integrazione in deroga con i soldi presi dalla formazione dei lavoratori e dai salari che dovrebbero premiare la produttività: «Un errore strategico sui cui non possiamo concordare». Anche l’Ance, l’associazione dei costruttori, chiede le sue modifiche davanti alla commissione della Camera. In particolare l’esenzione dall’Imu per le case di nuova costruzione e non ancora vendute «A noi – dice il presidente Paolo Buzzetti – viene tassato addirittura il cosiddetto magazzino. In tutti i settori industriali questa è l’unica forma di tassazione sull’invenduto. Come tale la riteniamo illegittima per la disparità di trattamento rispetto alle altre attività produttive».

L’agenda del governo

Il gettito della primacasa a quota 4 miliardi Quattro miliardi: è il gettito dell’Imu sulla prima casa nell’anno 2012, il primo della nuova imposta municipale. Il rinvio costringe lo Stato a trovare altre risorse per compensare il mancato gettito L’aumento dell’Iva a partire da luglio L’aumento dell’Iva dal 21 al 22% è previsto dal primo luglio. L’imposta sui consumi vale oltre 2 miliardi di euro di gettito, ma è una misura che rischia di deprimere gli acquisti La Tares si pagheràin base ai metri quadri Sostituisce la Tarsu ed è calcolata in base ai metri quadrati della casa rapportati al numero di componenti del nucleo familiare. Ma c’è l’ipotesi di un accorpamento con l’Imu Il fabbisogno salea quota 50 miliardi Peggiora di circa 20,7 miliardi il fabbisogno dall’inizio dell’anno a maggio.
Nei primi cinque mesi del 2013 si attesta a 56,2 miliardi contro i 35,4 dello stesso periodo dell’anno passato Alla cassa integrazioneun miliardo di euro Il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga vale circa un miliardo di euro Sono le risorse per gestire le crisi aziendali delle piccole e medie imprese


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