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Coop edilizie, affitti in rialzo
Per effetto dell'introduzione dell'Imu

Canoni a rischio di aumento per i soci assegnatari degli appartamenti di proprietà delle cooperative edilizie a proprietà indivisa a causa dell’Imu. Infatti, diversamente da quanto avveniva con la vecchia Ici, la nuova imposta non ha equiparato integralmente detti alloggi alle c.d. prime case. Il grido di allarme è stato lanciato lunedì scorso a Milano nel corso dell’incontro «Regime Imu per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa e mista», organizzato dall’Alleanza delle cooperative italiane (Aci) in rappresentanza di circa 41 mila famiglie appartenenti alle fasce economicamente più deboli della società.Le recenti modifiche normative che hanno introdotto il nuovo tributo sulla proprietà degli immobili rischiano quindi di pesare eccessivamente sulle spalle di quei cittadini che, privi di una casa di proprietà, si sono affidati ai contratti di locazione offerti a canoni calmierati (circa il 25% in meno dei valori di mercato) dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa e mista. Occorre infatti considerare che durante la vigenza dell’Ici anche detti alloggi, alla pari degli immobili destinati ad abitazione principale, godevano dell’applicazione di un’aliquota agevolata e delle relative detrazioni. Successivamente, una volta abolita l’Ici sulle c.d. prime case, anche gli appartamenti delle cooperative vennero ammessi a questo ulteriore beneficio fiscale. In passato, insomma, la legge aveva realizzato una perfetta equiparazione tra immobili privati destinati ad abitazione principale e alloggi di proprietà delle cooperative edilizie destinati a essere assegnati in locazione a privati che non siano in possesso di altro appartamento.La nuova Imu, invece, scardinando, secondo l’Aci, del tutto ingiustificatamente, la predetta equiparazione normativa, mentre da un lato, in modo contraddittorio, ha espressamente previsto l’applicazione anche a detti alloggi della detrazione c.d. prima casa introdotta per gli immobili destinati ad abitazione principale, dall’altro non ha esteso anche ai primi l’aliquota agevolata dello 0,4% prevista per i secondi. Per questo motivo, l’aggravio annuo per gli inquilini delle cooperative potrebbe raggiungere i 665 euro (con un aumento, rispetto al 2007, ultimo anno di vigenza dell’Ici per le prime case, di circa il 1315%).


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