Con la sentenza n. 8311 del 13/09/2023 il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittimo il regolamento che disciplina il nuovo canone unico patrimoniale nella parte in cui consente che le autorizzazioni pubblicitarie dei ponteggi di cantieri installati su beni di proprietà comunale possano essere rilasciate senza il previo esperimento di una procedura di selezione comparativa tra gli operatori interessati.
Canone unico patrimoniale
Nel caso di compresenza del presupposto per l’occupazione di suolo pubblico e di quello per la diffusione di messaggi pubblicitari, il Canone Unico deve essere richiesto solo per quest’ultimo
Il MEF con con la risoluzione n. 3 del 20 luglio 2023 ha specificato che per l’impianto pubblicitario contenente più messaggi, anche riferiti a soggetti diversi, la superficie da assoggettare al Cup è quella dell’intero impianto oggetto della concessione
Con la sentenza n. 576 del 10//72023 il TAR Lombardia-sede di Brescia ha affermato che il comune può disciplinare con proprio regolamento le tariffe del canone unico patrimoniale introducendo appositi coefficienti in base alla luminosità delle insegne o alla zona di collocazione delle stesse.
Con la sentenza n. 1372 del 26 aprile 2023 il TAR Catania ha affermato che non esiste alcun termine perentorio per l’adozione del regolamento che disciplina il nuovo canone unico patrimoniale.
Con il parere n. 153 del 22/3/2023 il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (che equivale a una Sezione del Consiglio di Stato) ha affermato che i comuni possono variare il gettito del canone unico patrimoniale (CUP) quando vengono modificate le tariffe standard, respingendo la questione di legittimità costituzionale.
Con la sentenza n. 1645 del 27/12/2022 il Tribunale di Pavia ha affermato che i viadotti autostradali sono soggetti al pagamento del canone unico patrimoniale (CUP), non essendo applicabile né l’esenzione soggettiva (la società autostradale non è lo Stato né l’ente concedente) e né l’esenzione oggettiva (la devoluzione gratuita al termine della concessione è in favore della società autostradale e non del Comune).