La Cassazione con sentenza 5725/2016 si esprime sulla validità delle sentenze verso coobbligati d'imposta
Contenzioso tributario
La Fondazione ANCI (IFEL) pubblica lo schema di regolamento sul nuovo diritto di interpello, che rappresenta il recepimento delle nuove disposizioni recate dal d.lgs n.156 del 2015, recante “Misure per la revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario”.
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Lo scenario che accompagna il mondo della fiscalità locale nel 2016 è disegnato da due eventi normativi importanti: la legge di stabilità per il 2016, e i d.lgs. nn. 156, 158 e 159 del 24 settembre 2015 di attuazione della delega fiscale. La legge di stabilità mantiene l’assetto fiscale esistente puntando sulla cancellazione dell’imposizione patrimoniale sull’abitazione principale e dal blocco del potere di incremento dei tributi per i comuni. Diversi altri interventi regalano altre agevolazioni di minore entità ma ugualmente di rilievo. Se da un lato l’assetto fiscale sembra di semplificazione dell’imposizione, dall’altro prendono forma istituti nuovi, e altri rivisitati, finalizzati alla garanzia partecipativa e difensiva del contribuente.
La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 1, d.lgs. n. 546/1992 nella parte in cui disciplina la competenza delle CTP, radicandola in base alla sede dell'ufficio delle Entrate o del Territorio, dell'ente locale o del concessionario di riscossione nei cui confronti viene proposta la controversia.
Ad opera del Titolo II, del d.lgs. 24 settembre 2015, n. 156, recante “riforma del contenzioso tributario”, sono state apportate rilevanti modifiche ad alcune disposizioni contenute nel d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, afferente alla disciplina del processo tributario.
Nella sentenza n. 24996 dell' 11 dicembre 2015 la Corte di Cassazione ha affrontato il tema della rappresentanza in giudizio dell'ente in caso di appello.