L’IFEL fornisce agli operatori dei tributi locali un primo approfondimento che riporta un quadro sistematico delle modifiche introdotte, in particolare al d.lgs. n. 546 del 1992, evidenziando gli obblighi e le opportunità del nuovo assetto con riferimento a ciascun argomento trattato dal decreto delegato.
Contenzioso tributario
La riforma del contenzioso, intervenuta con il d.lgs. 24 settembre 2015, n. 156, propone nuove disposizioni in materia di spese di giudizio.
Il Dlgs 156/2015 apporta significative modifiche anche all'ordinamento delle Commissioni tributarie, sotto forma di
Come per ogni processo, anche per quello tributario il legislatore ha avvertito lesigenza di neutralizzare i danni che potrebbero prodursi in conseguenza della durata del giudizio e ha, pertanto, previsto una tutela di tipo cautelare, la cui disciplina è contenuta nellarticolo 22 del Dlgs 472/1997
Le modifiche al processo tributario recate dal Dlgs 156/2015 intervengono anche sul regime delle impugnazioni, prevedendo espressamente la possibilità di proporre in Cassazione il ricorso per saltum, riducendo da un anno a sei mesi il temine per la riassunzione del processo a seguito di cassazione con rinvio e riformulando talune disposizioni in materia di revocazione
La conciliazione giudiziale, disciplinata dallattuale articolo 48 del Dlgs 546/1992, è un istituto deflativo operante per tutte le controversie tributarie pendenti nel primo grado di giudizio ed è finalizzato a favorire una definizione concordata tra le parti in causa, anche attraverso la fattiva opera di collaborazione e di incentivazione da parte degli organi giudicanti
Il Dlgs 156/2015 dà attuazione alla delega per la revisione del contenzioso tributario anche sotto il profilo del rafforzamento e dellestensione della tutela cautelare