Con un comunicato del 2 maggio scorso il Dipartimento delle Finanze ha reso noto che dall’8 maggio 2023 è possibile predisporre e inviare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno per l’anno 2022 attraverso l’apposito servizio presente nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Imposta di soggiorno
Le novità intervenute negli ultimi tre anni sulla disciplina dell’imposta di soggiorno hanno inciso profondamente sull’applicazione del tributo. In particolare, i gestori delle strutture ricettive sono passati da un ruolo ausiliario, limitato allo svolgimento di compiti meramente strumentali all’esazione del tributo, ad un ruolo attivo di responsabili del versamento dell’imposta.
La possibilità per i comuni di continuare a richiedere ai gestori delle strutture ricettive le comunicazioni periodiche è stata recentemente messa in discussione dal Dipartimento delle Finanze.
Con la sentenza n. 3427 del 3/4/2023 il Consiglio di Stato ha chiarito che i Comuni possono prevedere una riduzione delle tariffe dell’imposta di soggiorno per i soli mesi invernali, ritenendo peraltro legittima una riduzione fissa per la media stagione (senza distinzione alcuna tra categorie e tipologie di strutture).
Con la delibera n. 52 del 27/2/2023 la Corte dei Conti Veneto ha chiarito che l’imposta di soggiorno può finanziare solo gli specifici ambiti funzionali inerenti al turismo, così come declinati dall'art. 4, comma 1, del d.lgs. n. 23/2011, e non invece quelli riferibili in via mediata e incidentale all'ambito turistico.
La tesi ministeriale non tiene debitamente conto di alcuni elementi, che attengono sia alla disciplina normativa di riferimento, sia alla diversa natura e finalità delle comunicazioni periodiche connesse al versamento dell’imposta rispetto al modello ministeriale di dichiarazione.
Con la risoluzione n.1/DF/2023, il Dipartimento delle Finanze sembra pervenire alla conclusione per cui il nuovo modello di dichiarazione ministeriale dell’imposta di soggiorno esonera i soggetti obbligati dal presentare ulteriori dichiarazioni/comunicazioni eventualmente richieste dai Comuni a decorrere dall’anno di imposta 2022. Nell'articolo la nota di commento di IFEL