Con la sentenza n. 3427 del 3/4/2023 il Consiglio di Stato ha chiarito che i Comuni possono prevedere una riduzione delle tariffe dell’imposta di soggiorno per i soli mesi invernali, ritenendo peraltro legittima una riduzione fissa per la media stagione (senza distinzione alcuna tra categorie e tipologie di strutture).
Imposta di soggiorno
Con la delibera n. 52 del 27/2/2023 la Corte dei Conti Veneto ha chiarito che l’imposta di soggiorno può finanziare solo gli specifici ambiti funzionali inerenti al turismo, così come declinati dall'art. 4, comma 1, del d.lgs. n. 23/2011, e non invece quelli riferibili in via mediata e incidentale all'ambito turistico.
La tesi ministeriale non tiene debitamente conto di alcuni elementi, che attengono sia alla disciplina normativa di riferimento, sia alla diversa natura e finalità delle comunicazioni periodiche connesse al versamento dell’imposta rispetto al modello ministeriale di dichiarazione.
Con la risoluzione n.1/DF/2023, il Dipartimento delle Finanze sembra pervenire alla conclusione per cui il nuovo modello di dichiarazione ministeriale dell’imposta di soggiorno esonera i soggetti obbligati dal presentare ulteriori dichiarazioni/comunicazioni eventualmente richieste dai Comuni a decorrere dall’anno di imposta 2022. Nell'articolo la nota di commento di IFEL
Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio 2023 (n. 197 del 29/12/2022) vi è anche quella riguardante l’imposta di soggiorno per i comuni capoluogo di provincia a forte vocazione turistica, che potranno aumentare le tariffe fino a un massimo di 10 euro a notte (rispetto al vigente limite massimo di 5 euro).
Come abbiamo già accennato, il quadro normativo di riferimento dell’imposta di soggiorno subisce una rilevante modifica nel 2020, ad opera dell’art. 180 del d.l. 34/2020. In particolare, il comma 3 del citato art. 180 stabilisce in primo luogo che il gestore della struttura ricettiva è responsabile del pagamento dell’imposta/contributo di soggiorno, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi, nonché degli ulteriori adempimenti previsti dalla legge e dal regolamento comunale.
il gestore della struttura ricettiva deve qualificarsi responsabile del pagamento dell’imposta di soggiorno anche per il periodo precedente al 19 maggio 2020, data di entrata in vigore delle modifiche apportate alla disciplina del tributo dal d.l. 34/2020.