Il Comune sta procedendo all’invio telematico alla Corte, dei modelli di conto di gestione relativi all’imposta di soggiorno incassata nell’anno precedente. Alcuni di questi conti, benchè afferenti a somme incassate e riversate all’ente, non sono stati presentati oppure non sono sottoscritti. Come si deve comportare il Comune?
Imposta di soggiorno
In presenza di regolamenti comunali che prevedono l'esternalizzazione delle funzioni di riscossione dell'imposta di soggiorno, con obbligo di riversamento al Comune, si instaura, tra il gestore dell'unità ricettiva e l'ente stesso...
In presenza di regolamenti comunali che abbiano esternalizzato le funzioni di riscossione dell’imposta di soggiorno, con obbligo di riversarla al comune, si instaura, tra il gestore dell’unità ricettiva e il comune stesso, un rapporto di servizio connotato da spiccati compiti contabili.
Dopo il ricorso promosso dinanzi al Tar Lazio da parte di Airbnb contro il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, recante indicazioni operative per l'attuazione dell'articolo 4, commi 4, 5 e 5-bis del DL n. 50/2017 (Regime fiscale locazioni brevi), il Consiglio di Stato cambia direzione.
Gli albergatori e tutti gli altri gestori di strutture incaricati della riscossione dell'imposta per conto dell'Ente locale maneggiano risorse pubbliche e per questo debbono essere considerati agenti contabili, senza possibilità alcuna di sottrarsi agli obblighi ed alle responsabilità che ne derivano.
L’intervento del DL 50/2017 permette di derogare al blocco della pressione fiscale grazie alle disposizioni contenute nell’articolo 4 comma 7, che esplicitamente derogano alla disposizione dell’articolo 1 comma 26 della legge 208/2015.
L’ imposta di soggiorno è stata reintrodotta nel nostro ordinamento con il decreto sul federalismo municipale 23/2011 nelle disposizioni dei commi 1 e 3 dell’articolo 4.