Al momento il testo della legge di bilancio 2022 contiene poche novità sul fronte della fiscalità locale, tra cui alcune modifiche sulla governance dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e sul sistema di remunerazione del servizio di riscossione coattiva, ma nel corso dei lavori parlamentari potrebbero inserirsi ulteriori novità.
Riscossione
A decorrere dal 1° marzo scorso, i Comuni sono tenuti a mettere a disposizione dei cittadini modalità di pagamento mediante la piattaforma del nodo dei pagamenti PagoPA.
L’obbligo di pagare a decorrere dal 1° settembre riguarda solo i debiti scaduti all’8 marzo 2020, cosicché solo questi debiti possono già essere oggetto di recupero coattivo. I debiti che, diversamente, all’8 marzo 2020 non erano ancora scaduti, non possono essere oggetto di riscossione forzosa.
La società che effettua per conto del Comune l’attività di supporto all’accertamento e alla riscossione delle entrate locali non può rivestire la qualifica di agente contabile e quindi non è tenuta alla resa del conto giudiziale.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) rende noto di aver predisposto il nuovo servizio web “Accertamenti Esecutivi Enti”, che consente agli Enti creditori di trasmettere il carico relativo agli avvisi d’accertamento esecutivi che sono stati preventivamente notificati da parte degli Enti stessi.
Generalmente gli atti conseguenti alle attività di controllo ed accertamento sono emessi con l’intestazione dell’ente locale e solo gli atti relativi alla riscossione coattiva (ingiunzione fiscale, ex R.D. n. 639/1910 per gli avvisi emessi fino al 2019 e atti per l’attivazione delle procedure cautelative ed esecutive per gli avvisi di accertamento esecutivi emessi dal 2020) sono intestati al concessionario.
La disciplina dell'attività di riscossione coattiva dei tributi di spettanza degli enti territoriali muta a seconda del soggetto affidatario