Riscossione
In caso di affidamento in concessione dell’attività di accertamento e riscossione delle entrate comunali, il concessionario ha diritto a pretendere gli oneri della riscossione imposti dalla legge n. 160/2019 oltre all’aggio previsto dal contratto in essere.
Con la delibera n. 56 del 23/12/2022, resa nota il 16/1/2023, la Corte dei Conti - Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato ha effettuato un’analisi sulla riforma della riscossione per effetto del d.l. 193/2016 e della legge n. 234/2021, pervenendo alla conclusione che l’attività di riscossione può essere migliorata nella direzione di un sistema delle esazioni più efficace, tempestivo e credibile, che tenga conto delle esigenze specifiche dei debitori.
Pubblicate sul portale dell'Agenzia delle Entrate nella sezione “Enti Creditori”, tutte le informazioni e il modello da utilizzare per la comunicazione da inviare tramite Pec.
Al momento il testo della legge di bilancio 2022 contiene poche novità sul fronte della fiscalità locale, tra cui alcune modifiche sulla governance dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e sul sistema di remunerazione del servizio di riscossione coattiva, ma nel corso dei lavori parlamentari potrebbero inserirsi ulteriori novità.
A decorrere dal 1° marzo scorso, i Comuni sono tenuti a mettere a disposizione dei cittadini modalità di pagamento mediante la piattaforma del nodo dei pagamenti PagoPA.
L’obbligo di pagare a decorrere dal 1° settembre riguarda solo i debiti scaduti all’8 marzo 2020, cosicché solo questi debiti possono già essere oggetto di recupero coattivo. I debiti che, diversamente, all’8 marzo 2020 non erano ancora scaduti, non possono essere oggetto di riscossione forzosa.