Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 I controlli IMU sui “beni merce”

I controlli IMU sui “beni merce”

Il Punto di S. Zammarchi

La tipologia dei cd “beni merce”, in ambito IMU, ha assunto particolare rilievo a decorrere dall’anno d’imposta 2013. Il legislatore, infatti, aveva previsto l’esonero, per l’anno 2013, dal pagamento “della seconda rata dell’imposta municipale propria di cui all’articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, relativa ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati”; restava invece da versare l’imposta relativa all’acconto di giugno. Tale previsione, disciplinata dall’art. 2, del D.L. n. 102/2013, ha tentato di introdurre agevolazioni per il settore immobiliare, stante la profonda crisi che lo ha, ed ancora, lo sta attraversando. In particolare la nuova previsione normativa ha sostituito il comma 9-bis, dell’art. 13, del D.L. n. 201/2011, statuendo che “a decorrere dal 1° gennaio 2014, sono esenti dall’imposta municipale propria i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati”. Da quanto esposto, emerge quindi la problematica connessa alla modifica legislativa, intervenuta in corso d’anno, che ha disposto una tassazione diversa nei due semestri del 2013, con la necessaria attenzione da tenere alta in occasione delle verifiche e controlli fiscali da parte dell’ente impositore.
Da ricordare che, in ambito applicativo della norma, aveva suscitato dubbi il termine “costruiti”, utilizzato dal legislatore, in quanto lasciava intendere un’interpretazione tutt’altro che estensiva della disposizione in esame. In caso d’interpretazione restrittiva, l’agevolazione fiscale avrebbe incluso i soli edifici di nuova costruzione, estromettendo quelli oggetto di interventi di ristrutturazione, come definiti dall’art. 3, del D.P.R. n. 380/2001, in sostituzione delle previsioni dell’art. 31, della Legge n. 457/1978 – restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica. I dubbi sono stati poi fugati a seguito dell’emanazione della Risoluzione n. 11 del MEF, Dipartimento delle Finanze, dell’11 dicembre 2013. In tale occasione, il Ministero, rispondendo all’ANCE (associazione nazionale costruttori edili), ha affermato che con l’indicazione “fabbricati costruiti”, devono essere intesi anche i fabbricati acquistati dalle imprese costruttrici per i quali sono stati eseguiti “interventi di incisivo recupero, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettere c), d) e f) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380”.

Continua a leggere l’articolo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Notice: Undefined variable: tag_arr in /var/www/html/wp-content/themes/spare/functions.php on line 825

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *