Le problematiche in materia di TARI non sembrano trovare alcun chiarimento neppure con l’emanazione della Circolare da parte del Ministero della Transazione ecologica, intervenuto per approfondire le questioni emerse con la riforma del codice ambientale, ad opera del D.Lgs. n. 116/2020. Come è noto, le criticità più rilevanti riguardano la nuova definizione di “rifiuto urbano”, che limita il perimetro dei rifiuti da conferire al servizio pubblico, anche in ragione dell’abrogazione della facoltà per i Comuni di assimilare rifiuti speciali a quelli urbani.
In primo piano
La Direzione Generale Economia Circolare del Ministero della Transizione Ecologica (ex Ambiente) fornisce chiarimenti in ordine alle modalità applicative della TARI relative alle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 116/2020.
Con una nota di approfondimento l’IFEL ha affrontato il tema del riparto del canone unico di cui alla legge 160 del 2019 tra Comuni e Province (e Città metropolitane), con riferimento sia alle occupazioni realizzate su strade provinciali con mezzi pubblicitari, sia alle occupazioni realizzate su tratti di strade provinciali situati all’interno di centri abitati di Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti.
La partecipazione alle gare riguardanti l’affidamento delle attività di supporto propedeutiche alla gestione delle entrate locali presuppone l’iscrizione all’albo ministeriale, quantomeno in via provvisoria.
Con la risoluzione n. 3/DF del 13/04/2021 il Dipartimento delle Finanze è intervenuto sulla dichiarazione che i concessionari devono presentare annualmente per attestare la permanenza dei requisiti richiesti per l’iscrizione all’albo ministeriale previsto dall’art. 53 del d.lgs. 446/97.
Il nostro regolamento comunale sulla TARI prevede l’invio degli avvisi di pagamento a tutti i contribuenti, precisando che il contribuente è comunque tenuto al versamento della TARI entro i termini e con le modalità stabiliti dal regolamento, anche in caso di mancato recapito dell’avviso. E’ legittima tale previsione normativa?
L’IFEL ha reso noto che sono stati attivati sull’applicativo web Pareggio di Bilancio i modelli della certificazione di cui all’articolo 39, comma 2 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, concernente le perdite di gettito e le maggiori spese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato nel 2020.