Allo Stato il 77% delle tasse e la spesa alle p.a. locali
Secondo uno studio della CGIA Mestre, più del 57% della spesa pubblica italiana è ormai in capo a regioni ed enti locali. La tassa locale più pesante è stata l’Imu: nel 2012 ha garantito 15,6 mld di gettito
Il 77% dell’ammontare complessivo delle tasse pagate dagli italiani finisce nelle casse dello Stato centrale. Su 472,7 miliardi di euro di imposte dirette, indirette e in conto capitale versate dai contribuenti nel 2012 (ultimo dato disponibile), ben 364,2 miliardi sono stati incassati dall’Erario, 78,9 miliardi sono finiti alle regioni (pari al 16,7 per cento del totale), 23,8 miliardi ai comuni (pari al 5 per cento del totale), 4,1 miliardi alle province (0,9 per cento del gettito complessivo) e 1,5 miliardi alle camere di commercio (0,3 per cento del totale). È quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio studi della CGIA.
“Nonostante le riforme avviate in questi ultimi venti anni – ha segnalato il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi– siamo ancora alla metà del guado.Non apparteniamo più al club dei Paesi unitari, ma nemmeno a quello degli Stati federali. Sul fronte fiscale la stragrande maggioranza del gettito finisce ancora nelle casse dell’Erario, mentre la spesa è stata progressivamente trasferita alle amministrazioni locali. Al netto di quellaprevidenzialee degliinteressi sul debito pubblico, oltre il 57 per cento della spesa pubblica italiana è ormai in capo alle regioni, alleprovincee aicomuni. Insomma, la quasi totalità delle nostre tasse finisce a Roma, ma la maggioranza dei centri di spesa è ubicata in periferia”.
Alle regioni, invece, l’imposta che garantisce il gettito più importante è l’Irap: sempre nel 2012 le imprese hanno versato oltre 33 miliardi di euro.
La principale fonte di gettito delle province è l’imposta che viene applicata sulle assicurazioni Rc auto: l’importo incassato nel 2012 è stato pari a 2,4 miliardi di euro.
Infine, per i comuni la voce più significativa è l’Imu: nel 2012 questa imposta ha garantito 15,6 miliardi di gettito.
“Auspico – ha concluso Bortolussi – che il Governo Letta prosegua e dia un contributo importante al compimento della riforma sul federalismo fiscale avviata negli anni scorsi. Ricordo che in Europa i Paesi federali presentano un costo per il funzionamento della macchina pubblica pari alla metà di quello sostenuto dai Paesi unitari. Per un Paese come il nostro che ha una spesa pubblica complessiva annua che quest’anno dovrebbe superare gli 815 miliardi di euro, ridurre drasticamente il costo della pubblica amministrazione sarebbe un risultato di portata storica”.
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