In caso di utenze domestiche costituite da due unità immobiliari funzionalmente collegate, è corretto applicare un’unica quota variabile ai fini TARI?
Tari
Con la decisione n. 17234 del 15/6/2023 la Cassazione ha confermato il proprio recente orientamento favorevole alla prescrizione quinquennale della tassa rifiuti, diversamente dai tributi erariali per i quali si applica invece la prescrizione decennale.
Con la decisione n. 18987 del 5/7/2023 la Cassazione ha affermato che in caso di dichiarazione Tarsu omessa o infedele l’inadempimento sanzionabile si reitera di anno in anno fino alla regolarizzazione dell’omissione o dell’infedele.
Come interpretare l’eliminazione della categoria tariffa 20 relativa alle attività industriali? Non sarebbero più soggette al pagamento della TARI? Inoltre, come trattare i magazzini e i depositi, in particolare quelli dove vengono stoccati i prodotti finiti e semilavorati?
Con la decisione n. 18612 del 30/6/2023 la Cassazione ha affermato che l’avviso di accertamento TARI è illegittimo se riporta riferimenti normativi riguardanti prelievi soppressi, come la TARSU.
Con la decisione n. 17840 del 21/6/2023 la Cassazione ha affermato che per usufruire della riduzione della TARI relativa ad una struttura ricettiva con attività stagionale (ma con licenza annuale) non è sufficiente la sola denuncia di chiusura invernale senza provare la concreta inutilizzabilità della struttura.
Coloro che occupano locali ed aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani, sono tenuti a presentare la dichiarazione TARI al fine di determinare il tributo dovuto, tenendo conto che sono escluse dall’imposizione le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva.