Crediti inesigibili tia-tares e tari nel piano finanziario. Cosa prevede il dl enti locali in corso di pubblicazione
Salvo sorprese dell’ultimo momento, nel dl enti locali troverà spazio anche la soluzione del problema crediti insoluti TIA – Tares – Tari.
Dopo il polverone sollevato dalla Corte dei Conti Toscana con il parere 73/2015, la necessità di mettere nero su bianco una prassi oramai consolidata sembra trovare soluzione con il testo che si legge in uno degli articoli dedicati ai comuni: Tra le componenti di costo vanno considerati anche gli eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale prevista dall’articolo 49 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, alla tariffa integrata ambientale prevista dall’articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché del tributo comunale usi rifiuti e sui servizi (TARES) previsto dall’articolo 14 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201convertito con legge 22 dicembre 2011, n. 214.
La norma coprirebbe il presunto vuoto normativo sollevato dalla corte dei conti in merito alla possibilità di computare nella componente di costo CCD i crediti che, nonostante abbiano seguito un certo percorso di riscossione, risultano ancora inesigibili.
La formula si rifà alle diverse forme giuridiche assunte dall’entrata negli ultimi anni anche se non chiarisce alcuni concetti chiave, quali il periodo temporale considerabile e il concetto di inesigibilità. Sotto un altro punto di vista, questo consentirà le più disparate interpretazioni.
Si attende la pubblicazione in GU per la conferma finale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
