Con la decisione n. 25435 del 29/8/2023 la Cassazione ha ribadito il proprio orientamento secondo cui le riduzioni/esenzioni della TARI in caso di aree produttive di rifiuti speciali o promiscue presuppongono la preventiva dichiarazione del contribuente.
Tari
Con la decisione n. 25518 del 31/8/2023 la Cassazione ha affermato che va riconosciuta la riduzione del 40% prevista in caso di utenza ubicata fuori dalla zona in cui viene effettuato il servizio rifiuti e non già la riduzione prevista in caso di disservizio
Il regolamento comunale non può escludere a priori l'esenzione dal pagamento della tassa o della tariffa rifiuti per le aree aziendali destinate a magazzini dei prodotti semi-lavorati e dei prodotti finiti.
Con la sentenza n. 8279 del 12/9/2023 (ed altre tre pronunce analoghe pubblicate nella medesima data) il Consiglio di Stato ha ribadito che i magazzini destinati allo stoccaggio di prodotti finali della lavorazione sono esenti dalla TARI, fermo restando però gli obblighi dichiarativi e dimostrativi dell’esonero a carico degli operatori economici.
Riportiamo l’elenco degli atti contro i quali il contribuente, cui viene richiesto il pagamento di un tributo, può presentare ricorso. La questione controversa riguarda la natura del predetto elenco, ossia se lo stesso dovesse essere considerato un elenco esemplificativo o, piuttosto, tassativo.
Con la delibera n. 56 del 18/7/2023 la Corte dei Conti Umbria ha chiarito affermato che non vi è alcuna disposizione normativa che preveda l’esenzione della TARI per le soluzioni abitative in emergenza (SAE) date in dotazione, rispetto alle quali il presupposto del tributo deve ritenersi integrato dalla loro idoneità alla formazione dei rifiuti.
Con la sentenza n. 7898 del 22/08/2023 il Consiglio di Stato ha stabilito che non è possibile riportare nel piano finanziario TARI dell’anno successivo la perdita di gettito riveniente dal mancato tempestivo adeguamento della tariffa, confermando l’esito del giudizio di primo grado.