Notice: Undefined variable: isCorsoProtected in /var/www/html/wp-content/themes/spare-child/header.php on line 36 Spesometro soft per un anno - Ufficio Tributi

Spesometro soft per un anno

Fonte: ItaliaOggi

Spesometro, moratoria di un anno. Il nuovo spesometro è destinato a restare trimestrale ma per il primo anno di applicazione, il 2017, sarà semestrale. Nessuna modifica invece alle dichiarazioni delle liquidazioni Iva che resteranno immutate, sia nella forma che nelle tempistiche di trasmissione telematica. Le correzioni allo spesometro attese e promesse a più riprese dal ministero dell’economia arrivano con l’emendamento presentato da Francesco Russo, senatore pd (n. 14.0.15) alla legge di conversione del decreto legge n. 244/2016 (c.d. Milleproroghe) all’esame della prima commissione affari costituzionali del Senato e su cui l’esecutivo darà parere favorevole.

L’emendamento in oggetto interviene direttamente sull’articolo 4 del decreto legge n. 193 del 2016 prevedendo che per il primo anno di applicazione della disposizione di cui all’articolo 21 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 le comunicazioni possono essere effettuate per il primo semestre entro il 16 settembre 2017 e per il secondo semestre entro il mese di febbraio 2018.

L’emendamento in questione precisa inoltre che resta fermo l’obbligo di effettuare le comunicazioni di cui all’articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (c.d. comunicazioni dati Iva), su base trimestrale, nei termini ordinari già fissati dall’articolo 4 del collegato fiscale. Nella sostanza l’unica semplificazione contenuta nell’emendamento in oggetto è rappresentata dalla previsione di un secondo spesometro trimestrale limitato al secondo semestre 2017 in aggiunta a quello già previsto dalla norma istitutiva per i primi sei mesi dello stesso anno. Dal 1° gennaio 2018 e per gli anni successivi la nuova comunicazione telematica prevista dall’articolo 21 del decreto-legge n. 78 del 2010 assumerà la connotazione classica di adempimento trimestrale da inviare entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre con l’unica variante rappresentata dall’invio dei dati del secondo trimestre che viene posticipata al 16 settembre. Il peso del nuovo adempimento non è rappresentato tanto dalla periodicità delle trasmissioni telematiche necessarie per l’invio dei dati quanto dalla mole di informazioni richieste con lo stesso e dall’assenza di quelle «clausole di salvaguardia» che avevano caratterizzato il vecchio spesometro. È proprio di questi giorni uno dei primi chiarimenti in materia forniti dall’Agenzia delle entrare con il quale si è precisato che anche una «fatturina» di pochi euro, emessa magari per un pranzo di lavoro o per un’analisi medica, dovrà necessariamente essere inserita nel nuovo spesometro non essendo previsto alcun importo limite di esonero dall’invio. Oltre a questo aspetto, già di per sé veramente inquietante per tutte quelle attività che emettono quantità spropositate di fatture di modesto importo, occorre ricordare che il nuovo spesometro non prevede esoneri nemmeno nel caso in cui i dati delle fatture siano trasmessi tramite il sistema tessera sanitaria ai fini della dichiarazione precompilata.

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