Renzi corregge il tiro: case di lusso, ville e castelli pagheranno ancora la Tasi

Fonte: il Sole 24 Ore

Dopo le polemiche, Matteo Renzi corregge il tiro: case di lusso, ville e castelli pagheranno ancora la Tasi, annuncia su Facebook. «Per la prima volta nella storia d’Italia – scrive – le tasse vanno giù in modo sistematico, per tutti, non solo per qualcuno. Per tutti, per sempre! A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa di allora, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come ha fatto lui nel 2011 che votò per rimettere l’Ici cambiandole soltanto il nome in Imu; 2) noi non faremo pagare il conto ai Comuni della differenza».

Così Renzi difende la misura contenuta in Legge di stabilità che – annuncia – verrà presentata domani in Parlamento. «I sindaci possono essere molto felici di questa Legge di stabilità: è pensata per loro e per i cittadini normali. Quelli che – continua Renzi – tirano avanti la carretta ogni giorno. La norma è la stessa anche sulla questione dei castelli che dunque, a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato, pagheranno (come per l’abolizione dell’Ici del 2008). Ironia della sorte: i castelli furono parzialmente esentati dai governi successivi, anche di centrosinistra, perché considerate residenze storiche, ma le categorie catastali A1, A8, A9 avranno lo stesso trattamento della misura del 2008». La categoria A1 comprende le abitazioni di tipo signorile, la A8 le ville e la A9 i castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici. La misura, secondo il responsabile economico del Pd Filippo Taddei, vale 85 milioni per ville e castelli. Non è una retromarcia, ma certo una correzione in corsa dopo le critiche piovute sul premier.

Intanto, la bozza della Legge di stabilità che sarà presentata mercoledì in Parlamento consente ai comuni di manovrare le aliquote delle tasse comunali sulla casa, aumentandole dello 0,8 per cento.Viene di fatto prorogata la normativa prevista per il 2014-15. Sparita la Tasi sulla prima casa, i Comuni che decideranno il rincaro lo faranno dunque sulle seconde case. Arrivano anche le prime reazioni. Negativa quella di Confedilizia: «Dalle agenzie apprendiamo che la manovra sulla casa, annunciata in un modo, verrebbe presentata al Parlamento in un altro. Se tutto ciò sarà confermato, l’effetto fiducia che avrebbe dovuto creare l’abolizione totale della tassazione sulla prima casa, senza aumenti sugli altri immobili, ce lo possiamo scordare».

Quanto al canone, Renzi su Facebook scrive che «se tutti pagano, paghiamo meno. Se tutti fanno come Salvini (che afferma orgoglioso di non pagare, visto che notoriamente lui con la tv ha pochi rapporti), va a finire che gli onesti pagano di più». «Pagare tutti, pagare meno: è un grande principio di onestà e di etica. Io ci credo e non mi rassegno all’Italia di chi si crede più furbo e non rispetta la regole».

«L’anno scorso – scrive Renzi – ho pagato 113 euro con un bollettino postale, quest’anno pagherò 100 euro con accredito bancario e il prossimo anno scenderò a 95 euro. Pagare tutti, pagare meno». Inoltre, «quanto ai giochi, almeno si aspetti di leggere la norma! Vediamo se qualche deputato grillino, tra una scia chimica e l’altra, si accorgera’ di aver detto menzogne. Magari chiederanno persino scusa, lo scopriremo solo vivendo».

E sul contante: «Davvero qualcuno può pensare che la misura sul contante, semplice, giusta e liberale, rovini la legge di stabilità e la renda incostituzionale? E dai! Un po’ di serietà non guasta», scrive ancora Renzi. «Il limite con il governo Prodi – ricorda – era a 5mila euro. Il limite del contante non aiuta l’evasione, né la combatte».

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