“I comuni molto probabilmente avranno tempo fino al 30 settembre, anziché 30 giugno, per stabilire le aliquote Imu”; lo ha detto Guido Castelli, delegato Anci per la finanza locale, facendo riferimento alle modifiche che il Senato apporterà a partire da oggi al decreto legge sulle semplificazioni fiscali (n. 16 del 2012). Il differimento, frutto di un emendamento dei relatori Azzollini e Baldassarri, che però non è ancora stato votato, “poggia sull’idea di rispettare la data del 16 giugno per le aliquote fissate per legge, 0,4% per la prima casa e 0,76 per la seconda, posticipando invece gli inasprimenti decisi dai comuni”, spiega Castelli. “Giudico positivamente il fatto che i comuni possano aver tempo fino al 30 settembre per stabilire le aliquote Imu, del resto cosi’ facendo il governo ha risposto a una nostra proposta”, commenta il presidente dell’Anci Graziano Delrio, giudicando “questa norma di buon senso perché l’entità del gettito è incerto e quindi è giusto che i sindaci abbiano la possibilità di modificare le aliquote. In questo modo – conclude – si introduce una flessibilità opportuna”.
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