Canone unico patrimoniale non chiesto in concomitanza dell’atto di concessione

L’ordinanza n. 17182/2025 della Corte di cassazione, attinente al COSAP, può essere tuttavia studiata anche per il canone unico patrimoniale di cui all’art. 1, commi 816 e seguenti, della legge n. 160/2019.

30 July 2025
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L’ordinanza n. 17182/2025 della Corte di cassazione, attinente al COSAP, può essere tuttavia studiata anche per il canone unico patrimoniale di cui all’art. 1, commi 816 e seguenti, della legge n. 160/2019.

L’ordinanza tratta di un’occupazione effettuata da un utente al quale era stata rilasciata la prescritta concessione da parte dell’ente locale. L’ente tuttavia non aveva richiesto il canone al momento del rilascio della concessione.
Nel caso in cui il canone non fosse richiesto per anni, l’occupante può ritenere che l’ente locale abbia implicitamente rinunciato al canone stesso, instaurando il ragionevole affidamento che nulla sia dovuto?

La citata ordinanza n. 17182 ha precisato che l’omissione della debenza del canone in sede di rilascio della concessione deve essere ritenuta una mera irregolarità e che l’ente locale non possa rinunciare ad un’entrata che ha carattere di indisponibilità.

Pertanto, come confermato dalla Cassazione con l’ordinanza 17182/2025, l’ente locale, entro i termini decennali di prescrizione, deve sicuramente procedere a chiedere il versamento del canone per l’occupazione.

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