Con risoluzione n. 3/DF del 1° giugno 2016 il Ministero è intervenuto criticamente sulla questione relativa all’imponibilità IMU delle Piattaforme petrolifere, questione che in realtà avrebbe dovuto considerarsi definita sulla base dei principi di diritto già espressi dalla Corte di Cassazione. Su tale questione, peraltro, Anci ha proposto uno specifico emendamento al decreto enti locali (d.l. n. 133/2016) che è stato dichiarato inaspettatamente inammissibile, e forse questo fa presagire l’emanazione di una norma di interpretazione autentica, modello fabbricati rurali (art. 23 del d.l. n. 207/2008), in base alla quale le piattaforme petrolifere non si considerano unità immobiliari da accatastare.
Sul fronte della giurisprudenza di legittimità, molto rispettosamente, si rileva un acclarato stato di confusione, soprattutto sul fronte del tanto discusso tema dell’esenzione relativa agli enti non commerciali, sia con riferimento agli immobili concessi in comodato sia con riferimento alle scuole materne. Sul primo punto, dopo un apparente consolidarsi della linea interpretativa tracciata da Cassazione n. 25508/2015, la Corte di Cassazione sembra orientata a discostarsene apertamente, visto che con sentenza n. 14913/2016 si richiama (finalmente) quanto precisato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 429/2006, in merito alla necessaria coincidenza tra soggetto possessore e soggetto utilizzatore.
Sul secondo punto, quello delle scuole paritarie, si segnala Cassazione n. 13968/2016, che nega il riconoscimento dell’esenzione per il solo fatto di essere una scuola paritaria, ritenendo necessario anche per queste la dimostrazione dello svolgimento dell’attività didattica con modalità non commerciali, ma poi incredibilmente si rinvia per i criteri di non commercialità alla circolare 2/DF del 2009, circolare questa, che al pari delle disposizioni vigenti nel periodo 2006-2011, è stata dichiarata illegittima in quanto incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato (comunicato Commissione UE del 19 dicembre 2012).
Sul fronte normativo, si registra l’ennesima proroga semestrale per Equitalia, che potrà continuare a riscuotere coattivamente le entrate comunali fino al 31 dicembre del 2016. Quello che accadrà dopo non è noto, perché il Governo ha annunciato la soppressione di Equitalia, con probabile incorporazione di questa nell’Agenzia delle entrate. Più che di cambi di nome sarebbe però necessario riscrivere tutto il sistema della riscossione, come peraltro previsto nell’inattuato art. 10 della legge delega n. 23/2014.
Insomma, di lavoro c’è ne ancora tanto, ma prima di apportare modifiche sporadiche, e il più delle volte poco coordinate, sarebbe necessario fermarsi un attimo a riflettere sul modello di tassazione locale che si vuole, cioè sarebbe necessario iniziare a pianificare.
di Luigi Lovecchio e Pasquale Mirto
Tratto dalla Rivista Tributi Locali e Regionali
Nel numero 4-5/2016 della Rivista si parla di:
- Controversie IMU in tema di immobili in leasing non riconsegnati
- Terreni agricoli esenti IMU. Criticità applicative tra persone fisiche e società
- TARSU-TARI alberghi: diversificazione tariffaria e motivazione della delibera
- Determinazione del trasferimento compensativo del minor gettito IMU per gli immobili di categoria D ed E a seguito dello “svuota impianti”
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