L’Imu agricola al 30 ottobre

Approvato emendamento al dl enti locali. Auto in leasing, il bollo lo paga l’utilizzatore

Italia Oggi
23 July 2015
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Il pagamento della prima rata dell’Imu agricola 2015 potrà avvenire entro il 30 ottobre senza sanzioni e interessi. Arriva con un emendamento di Antonio Azzollini (approvato martedì notte in commissione bilancio del senato) al decreto enti locali, la buona notizia tanto attesa dai contribuenti che dopo il caos dell’anno scorso, conclusosi solo il 31 marzo con il termine ultimo per pagare tutta l’Imu 2014, rischiavano di essere chiamati alla cassa meno di tre mesi dopo per versare l’acconto 2015 entro il 16 giugno.

L’emendamento Azzollini, invece, riapre i termini per pagare la prima rata e fa in questo modo respirare i proprietari chiamati ad applicare le novità previste dal dl 4/2015 a partire da quest’anno di imposta, tra cui la detrazione fino a 200 euro a favore dei comuni appartenenti alla cosiddetta «collina svantaggiata».

L’esame in commissione bilancio del dl 78/2015 ha subìto ieri un forte rallentamento per via del calendario dell’aula.

Dopo una lunga sospensione, i lavori sarebbero dovuti riprendere in seduta notturna, ma il presidente Gian Carlo Sangalli ha deciso di sconvocare la commissione, fissando una doppia seduta per la giornata di oggi. A ieri, infatti, governo e relatori non avevano ancora raggiunto un accordo definitivo su quali proposte di modifica approvare del corposo fascicolo di emendamenti parlamentari accantonati tra lunedì e martedì.

E anche l’eterogeneo pacchetto di emendamenti governativi depositati sabato mattina (in cui il governo ha messo un po’ di tutto, dalla spending review sanitaria da 2,3 miliardi, alla soluzione-ponte per i funzionari incaricati dell’Agenzia delle entrate, dai contributi straordinari per Milano e Torino ai fondi extra per i centri per l’impiego, si veda ItaliaOggi del 21 luglio) potrebbe perdere qualche pezzo in considerazione dei rilievi mossi dal servizio bilancio del senato su alcune proposte.

In particolare, i tecnici di palazzo Madama hanno espresso dubbi sulla norma che obbliga le regioni inadempienti entro il 30 ottobre 2015 all’obbligo di legiferare sull’allocazione delle funzioni provinciali non fondamentali, a trasferire alle province le risorse necessarie a far fronte alle spese di personale (per quest’anno entro il 30 novembre, a regime entro il 30 aprile di ogni anno). E’ proprio la tempistica relativa al 2015 a far sorgere dubbi visto che, osserva il senato, «la quantificazione e il conseguente versamento delle risorse avverrà nella migliore delle ipotesi entro due mesi dalla fine dell’esercizio finanziario». Il che potrebbe «determinare su tutti gli enti territoriali coinvolti possibili difficoltà nella tenuta dei conti e nel rispetto degli equilibri di bilancio».

Tra gli emendamenti approvati martedì in seduta notturna se ne segnala uno di interpretazione autentica in materia di bollo auto e leasing. Il bollo auto dei veicoli in leasing dovrà essere pagato esclusivamente dall’utilizzatore. Non vi sarà dunque nessuna responsabilità solidale tra utilizzatore e società di leasing a meno che quest’ultima non abbia provveduto al pagamento cumulativo in luogo dei clienti. In ogni caso la competenza e il gettito della tassa automobilistica saranno determinati in base alla residenza dell’utilizzatore. Ma vediamo tutte le altre novità.

Federalismo demaniale più conveniente anche per province e città metropolitane. Oltre ai comuni, anche le province e le città metropolitane potranno usufruire della chance, prevista dal decreto legge 78, di tenere per sé il 10% dei proventi da alienazioni immobiliari originariamente destinati al Fondo per l’ammortamento dei titoli di stato, (così prevedeva l’art.56 bis del dl n.69/2013 che dopo anni di stand by ha rilanciato il federalismo demaniale). Tale quota dovrà ora essere destinata prioritariamente all’estinzione anticipata dei mutui e per la quota restante a copertura di spese di investimento ovvero, in assenza di queste o per la parte eccedente, per la riduzione del debito.

Segretari in convenzione anche nelle province. Le convenzioni per mettere insieme l’Ufficio di segretario comunale potranno essere stipulate, oltre che tra comuni, tra comuni e province e tra province. Inoltre si prevede che, qualora le regioni prevedano ambiti territoriali ottimali comprensivi di due o più enti di area vasta per l’esercizio in forma associata di funzioni conferite alle province, gli enti potranno definire le modalità di esercizio delle funzioni anche tramite organi comuni.

Terremoto in Emilia-Romagna. Il governo dovrà relazionare entro il 30 giugno di ogni anno sui finanziamenti erogati per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012. In particolare dovrà chiarire le erogazioni effettuate, a cosa sono serviti i soldi e se ci sono contenziosi in essere o pregressi. Viene inoltre istituita una Zona franca urbana (Zfu) nei territori colpiti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e dal terremoto del 2012. La Zfu comprenderà i comuni di Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, San Prospero, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, comune di Modena limitatamente ai centri abitati delle frazioni di la Rocca, San Matteo, Navicello, Albareto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena, S. Possidonio, Crevalcore, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Carpi, Cento, Mirabello e Reggiolo.

Partecipate. Infine, gli enti con partecipazioni in società strumentali (che hanno ad oggetto produzione di beni e servizi indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali delle amministrazioni) potranno mantenere la loro partecipazione senza sanzioni.

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