La canalizzazione dei versamenti con lo strumento della delega di pagamento di cui all’articolo 17 del d. lgs. 241/1997, meglio noto come F24, ha prodotto diverse problematiche connesse agli errori di compilazione del modello, di non facile e immediata soluzione. L’attore principale del sistema è la struttura di gestione dell’Agenzia delle Entrate dalla quale i comuni ricevono le rendicontazioni mediante il sistema Siatel punto fisco. I casi che si possono incontrare sono destinati a crescere per effetto dell’estensione dello strumento F 24 ai principali tributi locali: IMU, TASI e TARI (per quest’ultimo non obbligatorio). Va evidenziato che ne sono derivati diversi vantaggi per i comuni quali una rendicontazione puntuale, basso costo di riscossione e la possibilità di inserirsi nel meccanismo di compensazione con gli altri tributi erariali, non ammessa invece tra i tributi locali.
La fattispecie del versamento a comune incompetente può essere originata da due diverse situazioni: il caso della delega corretta digitata erroneamente dall’operatore dell’intermediario finanziario e il caso del codice comune indicato erroneamente dal contribuente nella stessa delega, prevista dal comma 722 della Legge 147/2013…
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Novità editoriale:
I tributi locali nel 2017
di Cristina Carpenedo
Nel 2017 la fiscalità vive un altro capitolo della riscossione pubblica, che abbandona il modello Equitalia per dare spazio alla nuova Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Il volume analizza il nuovo attore della riscossione, le modalità di affidamento e il ventaglio di alternative che fanno capo all’ingiunzione fiscale, che rimane strumento di forte interesse per i comuni, maggiormente rispondente ai principi della contabilità armonizzata.
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