È noto che i
terreni agricoli posseduti e
condotti da
imprenditori agricoli professionali (IAP) o
coltivatori diretti (CD), iscritti nella previdenza agricola, godono di
agevolazioni ai fini
IMU, come già avveniva in ambito I.C.I.. Benché la normativa di riferimento abbia conosciuto varie modifiche, il legislatore ha comunque imposto la presentazione della dichiarazione per poter beneficiare del favore della norma. Pertanto, alla dichiarazione iniziale deve seguire quella di variazione, ogni qualvolta si presentino variazioni che indicono sull’ammontare dell’imposta dovuta. Ciò si evince anche dalle istruzioni ministeriali dedicate alla compilazione delle dichiarazione IMU/TASI, dove, al paragrafo 3.1, vengono elencate, fra le casistiche per le quali si pone l’obbligo, i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola (IAP). A tal fine, il MEF ricorda che questi soggetti godono di una serie di
agevolazioni, quali quelle
afferenti al
possesso di
aree edificabili che, in presenza di conduzione diretta da parte degli stessi, sono
assoggettate alle medesime disposizioni previste per i
terreni agricoli, in ragione della
fictio juris operata dal legislatore. Preme, tuttavia, rimarcare che le agevolazioni vanno dichiarate sia nel caso in cui si acquista, sia in quello in cui si perde il relativo diritto, anche se, con il passaggio da I.C.I. ad IMU, sono considerate valide le dichiarazioni presentate in vigenza di I.C.I., purché riferibili a situazioni che non si sono modificate nel tempo…
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