Con l’ordinanza n.4702 del 22/02/2025, la Corte di cassazione ha definitivamente aperto all’applicabilità, anche nel contenzioso tributario, della condanna al risarcimento danni per lite temeraria ex art. 96, 1 e 3 co. c.p.c.
La disposizione de qua, infatti, stabilisce che se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, il giudice, su istanza dell’altra parte o d’ufficio, la condanna, oltre che alle spese, al risarcimento dei danni, che liquida nella sentenza.
Per il Giudice di legittimità, la temerarietà della lite può essere in concreto ravvisata dal giudice di merito (con valutazione in fatto insindacabile in sede di legittimità), oltre che nella coscienza dell’infondatezza della domanda (mala fede), anche nella carenza dell’ordinaria diligenza volta all’acquisizione di detta coscienza (colpa grave), come nel caso in cui la parte instaura o insiste nel contenzioso sulla base di tesi giuridiche già reputate infondate dalla consolidata e costante giurisprudenza di legittimità.
La responsabilità aggravata ex art.96 c.p.c. esige pur sempre, sul piano soggettivo, la mala fede o la colpa grave della parte soccombente, sussistente, per la Cassazione “…nell’ipotesi di violazione del grado minimo di diligenza che consente di avvertire facilmente l’infondatezza o l’inammissibilità della propria domanda…”.
La Suprema Corte osserva, altresì, che sia la mala fede che la colpa grave devono coinvolgere l’esercizio dell’azione processuale nel suo complesso “…cosicché possa considerarsi meritevole di sanzione l’abuso dello strumento processuale in sé, anche a prescindere dal danno procurato alla controparte e da una sua richiesta, come nel caso di pretestuosità dell’azione per contrarietà al diritto vivente ed alla giurisprudenza consolidata, ovvero per la manifesta inconsistenza giuridica o la palese e strumentale infondatezza dei motivi di impugnazione….”.
Lite temeraria anche nel processo tributario
La Corte di cassazione (ordinanza n.4702 del 22/02/2025) ha definitivamente aperto all’applicabilità, anche nel contenzioso tributario, della condanna al risarcimento danni per lite temeraria
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