Con la deliberazione n. 132 del 09/09/2025, la Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo dell’Umbria, chiamata a valutare la possibilità, per l’Ente locale, di aderire alla transazione fiscale ex art.63, CCII, nell’ambito di una procedura di ristrutturazione debiti ex art.57 CCII ( D.Lgs. n. 14/2019) ha ritenuto che “…il Comune non possa legittimamente manifestare il proprio assenso, avente ad oggetto il pagamento non integrale o dilazionato di crediti tributari locali non amministrati dalle agenzie fiscali, per la stipula di un accordo ristrutturazione dei debiti proposto ai sensi del combinato disposto degli artt. 57 e 63 del d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14…”.
La pronuncia è perfettamente in linea con i precedenti pronunciamenti espressi dal Giudice contabile oltreché pienamente conforme al dato normativo, tenuto conto che l’art.63 cit. (come già in precedenza l’art.182, ter, L.F.), nel disciplinare la transazione fiscale ne limita l’applicabilità all’Agenzia delle Entrate e agli Enti previdenziali, con esclusione, quindi, degli Enti locali.
Ne consegue che, allo stato dell’arte, i Comuni non possono aderire alla transazione fiscale eventualmente proposta dal debitore nell’ambito di una composizione negoziata o di un accordo di ristrutturazione debiti.
L’Ente locale può, invece, legittimamente prendere in considerazione ed eventualmente aderire la proposta di accordo di ristrutturazione debiti o di concordato preventivo, atteso che in tali casi (diversamente da quanto accade per la transazione fiscale) non vi è alcuna disposizione che vieta ai Comuni di addivenire ad un accordo con il contribuente insolvente, attraverso il pagamento parziale o dilazionato dei tributi dovuti.
In tal senso si è già espressa la Sezione di Controllo della Toscana sottolineando che “… al di fuori della transazione fiscale, i crediti (non solo fiscali) riferiti agli enti locali possano comunque essere oggetto di accordo “transattivo” (con riduzione dell’ammontare del debito, dilazione di pagamento, ecc.)…” (Toscana n. 40/2021/PAR); la stessa Sezione di Controllo dell’Umbria “… se non si ammettesse la riduzione percentuale dei crediti per tributi locali, l’obiettivo delle norme concorsuali sarebbe facilmente disatteso perché il carico tributario da pagare integralmente potrebbe comunque risultare, in molti casi, non sostenibile; pertanto, è possibile per un Comune dare il proprio assenso ad un accordo, avente ad oggetto crediti tributari, con un imprenditore in crisi, fermo restando il rispetto di tutti i requisiti di legge…” (Umbria 64/2022/PAR) , nonché la Corte dei Conti- Sezione regionale di controllo per la Lombardia ( Deliberazione n.254/2024).
Manuale per la gestione e il controllo dei tributi locali dopo la riforma fiscale
Stante la necessità di rispettare gli equilibri di bilancio e assicurare all’ente solidità e risorse utili per il mantenimento di un adeguato livello di servizi da erogare alla cittadinanza, la gestione delle entrate locali assume sempre più un ruolo rilevante. La disponibilità di risorse non può infatti prescindere da una efficace attività di controllo e di verifica degli adempimenti in ambito di fiscalità locale diretti a contrastare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Il presente volume propone agli operatori dell’ufficio tributi un’analisi dei presupposti delle entrate locali, al fine di comprendere le fonti della pretesa tributaria e le basi su cui si ancora l’attività accertativa. Altrettanto rilievo è riservato alla riorganizzazione degli uffici tributi, tenuto conto delle nuove procedure stabilite dall’obbligo del contraddittorio preventivo. Particolare attenzione viene posta anche alla redazione dell’atto di accertamento esecutivo da notificare al termine del confronto, in cui gioca un ruolo essenziale la motivazione “rafforzata”. Il volume esamina altresì numerose casistiche di controllo in ambito IMU, TASI, TARI e dell’Imposta di soggiorno, per le quali sono riportate le modalità di accertamento e gli orientamenti giurisprudenziali che si sono venuti a formare. Viene poi illustrata la modalità di redazione dell’atto di accertamento esecutivo, mettendo in risalto i suoi elementi essenziali, nonché gli errori da non commettere in sede di notifica. Interessante anche la parte dedicata agli istituti deflativi del contenzioso, utile per gestire i rapporti con i contribuenti nell’ottica di conseguire il raggiungimento di accordi stragiudiziali in conformità alla tax compliance, quale rapporto di collaborazione che deve guidare l’ente impositore nella sua attività di verifica. Il manuale è corredato da schemi e modelli utili per l’attività di accertamento, resi disponibili in formato editabile e personalizzabile nei contenuti aggiuntivi online.Stefania ZammarchiEsperta ed autrice di pubblicazioni in materia di tributi locali. Dottore commercialista e Revisore dei conti. Dirigente presso Unione di Comuni.
Stefania Zammarchi | Maggioli Editore 2024
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento